Con l’obiettivo di aumentare il numero di turisti nella Penisola di Noto, che si protende a nord nel mare del Giappone partendo dalla costa della Prefettura di Ishikawa, Noto Tetsudo, una piccola compagnia ferroviaria locale, ha effettuato un curioso quanto efficace rebranding dei propri treni.
Nel 2012, Noto Tetsudo ha introdotto nel proprio parco macchine il modello NT-201, un treno decorato con le immagini delle protagoniste di Hanasaku Iroha, una popolare serie animata ambientata proprio ad Ishikawa, che narra la storia di una studentessa sedicenne che vive e lavora in una locanda gestita dalla nonna.

L’incremento di visitatori e passeggeri è stato da subito positivo: la decisione dell’operatore ferroviario di aggiungere nella stazione di Nishigishi un cartello con la scritta “Younosagi Station”, medesimo identificativo della stazione ferroviaria di fantasia presente in Hanasaku Iroha, ha portato una folla di oltre 300 curiosi a bordo del nuovo treno sin dal primo giorno.
Nel 2014 Noto Tetsudo ha immesso sulla sua linea altri due treni speciali dedicati a due serie televisive animate giapponesi: Glasslip, la cui storia è ambientata nella Prefettura di Fukui e True Tears, dalle vicende collocate nel setting di Toyama; entrambe le location sono adiacenti alla Prefettura di Ishikawa.
Sicuramente più conosciuto dai turisti occidentali (e dai lettori del nostro blog) è il convoglio NT-211, battezzato NOTOGO! e fregiato con le decalcomanie degli eroi di Go Nagai.

Mazinga Z, Koji Kabuto, Cutie Honey e Devilman “scortano” i passeggeri sino al Go Nagai Wonderland Museum a Wajima (Prefettura di Ishikawa), città natale di Go Nagai e sede del primo museo dedicato alle opere dell’autore giapponese. Inaugurato nel 2009, il Go Nagai Wonderland Museum conta 114 tavole originali e una statua di Mazinga Z in scala 1/9, alta ben 2 metri.

Ammirare simili allestimenti anche sui treni metropolitani locali e sui vagoni delle “flotte” di Trenitalia e Italo è per ora un sogno, ma chissà che in un futuro prossimo i personaggi di anime e manga non possano affiancare le sponsorizzazioni più tradizionali sui convogli della nostra Penisola.