Si è spento nella notte di venerdì 19 febbraio, all’età di 86 anni, Luigi Albertelli, paroliere tortonese, autore di canzoni e di numerose trasmissioni televisive e campagne pubblicitarie. Il decesso è avvenuto per le complicazioni a seguito di un’accidentale caduta avvenuta nella sua casa di Tortona, in provincia di Alessandria.
Oltre mille canzoni depositate a sua nome, 27 partecipazioni al Festival di Sanremo, vinto due volte con sue opere (“Zingara” nel 1969, cantata da Iva Zanicchi e Bobby Solo di cui è stato coautore con Enrico Riccardi, e “La notte dei pensieri”, nel 1987 nelle Nuove Proposte, cantata da Michele Zarrillo), successi anche internazionali (“Vado via”, cantata da Drupi, entrò in classifica in tutta Europa, Inghilterra compresa), collaborazioni con musicisti di primissimo piano: da Mina a Zucchero, da Milva a Umberto Tozzi, da Mal a Mia Martini, da Caterina Caselli a Dori Ghezzi, dai Nomadi ai Dik Dik, da Fred Bongusto (“La mia estate con te”) a Pappalardo (“Ricominciamo”).
Lunghi sodalizi autoriali come quello con Enrico Riccardi, suo amico d’infanzia con cui arrivò alla ribalta nazionale, autore della musica di tantissimi successi di cui Albertelli firmò il testo: poi con Vince Tempera, con cui realizzò una grande quantità di sigle per la televisione, in particolare per cartoni animati e telefilm: da “Ufo Robot” a “Furia”, da “Remi” ad “Anna dai capelli rossi”, da “Daitan 3” a Capitan Harlock a Dallas. Nella sua carriera musicale fu direttore artistico alla Ricordi negli anni Settanta e anche talent scout.
“Si trasforma in un razzo missile con circuiti di mille valvole/tra le stelle sprinta e va”. Le strofe che hanno cambiato le regole del gioco nella TV per ragazzi. Luigi Albertelli scrisse UFO Robot e il sodale Vince Tempera la musicò: era il 1978, un successo eterno, intatto, che ha segnato una generazione di fan.
“La voglia di divertirsi che genera lo slancio purificatore della creatività”: è così che l’autore motivava la popolarità delle sue sigle, “scritte col cuore, non con la testa”.
Fonti consultate: Rockol, Corriere della sera.