Dopo 17 anni di attività, lo scorso 30 agosto ha chiuso i battenti il Sega Akihabara Building 2, gigantesca sala giochi di proprietà del colosso nipponico del divertimento elettronico giapponese situata nell’area meridionale di Akihabara, famoso quartiere di Tokyo, epicentro degli appassionati di anime, videogiochi e tecnologia.
L’insegna principale dell’edificio, la cui vetrata ha ospitato cartellonistica spesso legata a filo doppio alle iniziative e alle produzioni videoludiche del publisher nipponico, è stata rimossa nella notte del 29 agosto, poco dopo il ringraziamento alla folla da parte dello staff del Sega Akihabara Building 2.
セガ秋葉原2号館(アキハバラギーゴ GiGO)は8月30日(日)22時、大勢のファンに見守られながら17年の歴史に幕——。
女性店長の挨拶では、声を詰まらせる場面もあり感動的だった。
長い間ありがとう。 pic.twitter.com/8aua5TqhJX— フォト秋葉原 (@PhotoAkiba) August 30, 2020
夜になりました#セガ秋葉原2号館グランドフィナーレ pic.twitter.com/XVUi6AZ5U5
— セガ公式アカウント🦔 (@SEGA_OFFICIAL) August 30, 2020
17年間ありがとうございました!
「#セガ秋葉原2号館の思い出」まとめ ⇒https://t.co/QAT5EZq9qy https://t.co/FdiZrL5ULU pic.twitter.com/Sx6lPx1uty
— セガ公式アカウント🦔 (@SEGA_OFFICIAL) September 2, 2020
Inaugurata da Sega nell’ottobre 2003 con il nome di Akihabara GiGO, la sala giochi iniziò ad accogliere i giocatori durante il boom della cultura Otaku. L’edificio, un must per qualsiasi turista in visita nel quartiere tecnologico della capitale giapponese, ha osservato un periodo di forzata chiusura al pubblico dall’8 aprile al 12 giugno 2020, nel rispetto delle restrittive misure di sicurezza emanate dalle autorità giapponesi per prevenire l’epidemia di coronavirus.
- Il Sega Akihabara Building 2 fotografato nel 2010, all’epoca conosciuto come Il Sega Akihabara GiGO.
- Il Sega Akihabara Arcade Building 2 nel 2020.
- L’ingresso del Sega Akihabara Arcade Building 2.
Sarebbe proprio la pandemia di Covid-19 e il conseguente calo dei visitatori (e dei videogiocatori) di Akihabara ad aver accelerato il processo di chiusura dell’attività, sebbene Sega non abbia rilasciato alcuna dichiarazione in merito alle reale motivazioni dell’avvenuta cessazione.
Va comunque ricordato come in Giappone le sale giochi siano sempre meno frequentate, soprattutto a causa della “concorrenza” delle console domestiche, dispositivi sempre più potenti e attraenti grazie all’ampio catalogo di titoli multiplayer online accessibile gratuitamente.
Tra i locali di Akihabara che hanno risentito del drammatico calo di turisti citiamo il Takada Baba Game Center Mikado, leggendaria sala giochi consacrata al retrogaming, che nel mese di aprile ha lanciato una campagna crowdfunding attraverso la piattaforma Campfire per raccogliere i 26 milioni di ¥ destinati a compensare la perdita di entrate.