Gli appassionati di anime di genere mecha avranno sicuramente notato un pattern ricorrente nelle serie del genere: i robot avversari tendono a fronteggiare l’eroe principale con un solo mostro alla volta, anziché attaccarlo in massa, fatte salve sporadiche circostanze come le Sette Armate del malvagio Generale delle Tenebre nel film Mazinga Z contro il Generale Nero o i tre mostri lanciati da Vega Gido Gido, Hado Hado e Uru Uru nel 26º episodio di Ufo Robot Goldrake o come l’attacco dei “gemelli” Haniwa Genjin Bracus e Redos nel 40º episodio di Jeeg robot d’acciaio. Questo approccio suscita una discussione interessante su quale potrebbe essere la ragione dietro questa scelta narrativa.
Intrattenimento e spettacolarità:
La prima spiegazione potrebbe essere di natura puramente narrativa. Le serie anime di genere mecha sono concepite per intrattenere il pubblico e offrire sequenze di battaglie epiche e spettacolari. Se i robot avversari attaccassero in massa l’eroe principale, potrebbe risultare caotico e difficile per il pubblico seguire l’azione. Invece, affrontare un nemico alla volta permette di creare tensione e suscitare l’interesse dello spettatore, che può concentrarsi sul duello tra il protagonista e il suo nemico.
L’importanza dell’eroe principale:
Un’altra motivazione plausibile è legata alla centralità dell’eroe principale nella trama. Spesso, il protagonista è dotato di una forza, destrezza o abilità eccezionale che ne fa una figura chiave nella lotta contro i nemici. Presentare una schiera di avversari può rischiare di minimizzare il ruolo del pilota del robot, rendendo difficile mettere in risalto la sua qualità e competenze.
Bilanciamento di potere:
Nel contesto dei mecha anime, i creatori delle serie devono trovare un bilanciamento tra le forze avversarie e il potere dell’eroe principale. Se il nemico attaccasse in massa l’eroe con numerosi mostri guerrieri, la battaglia potrebbe essere finita in modo rapido e scontato, dando poca spazio a un confronto equilibrato e coinvolgente. Di conseguenza, presentare uno scontro alla volta permette di mantenere la tensione e la suspense nelle battaglie, offrendo al protagonista il tempo di mostrare la sua crescita e il suo sviluppo personale nel combattimento contro un singolo avversario.
Riflesso delle dinamiche umane:
Molte serie di mecha anime incorporano elementi emotivi e psicologici all’interno delle loro trame. Il confronto uno contro uno tra il protagonista e l’avversario potrebbe essere un mezzo per esplorare le dinamiche interpersonali, la psicologia dei personaggi e le loro motivazioni. La sfida individuale può rappresentare un’opportunità per lo sviluppo del carisma del protagonista e per esaminare tematiche come la determinazione e il coraggio di fronteggiare ostacoli sfidanti.
Scelta strategica:
Dal punto di vista delle forze nemiche costrette ad affrontare un avversario potente e dotato di un robot avanzato, l’idea di attaccare uno alla volta può essere considerata una strategia ragionevole. Questo perché potrebbe essere impossibile per loro organizzare un attacco coordinato o riunire abbastanza risorse per fronteggiare il nemico contemporaneamente. La tattica di concentrarsi su un solo avversario alla volta potrebbe consentirgli di sfruttare le debolezze e le vulnerabilità dell’avversario, riducendo così le probabilità di successo per il robot avversario.
Va anche sottolineato che la scelta di combattere l’eroe con un nemico alla volta può essere guidata dalla disponibilità limitata di risorse delle forze nemiche. Nel contesto di un anime robotico, i nemici potrebbero non disporre dei mezzi necessari per un attacco di massa. La mancanza di fondi, risorse tecniche o personale qualificato potrebbe limitare la loro capacità di affrontare un nemico in modo coordinato. Pertanto, l’attacco “uno alla volta” potrebbe essere visto come un’alternativa pragmatica per incrementare le probabilità di sopravvivenza e successo.
D’altro canto, affrontare un nemico alla volta può anche essere considerato un errore narrativo. Considerando che le serie animate sono spesso programmate per avere una durata specifica, l’approccio di combattimento uno contro uno può rendere le serie un po’ ripetitive e prolungare la trama più del necessario. Ciò può portare ad una serie di episodi che sembrano trascinarsi senza una reale evoluzione della storia, con il rischio di perdere l’interesse del pubblico.
In conclusione, la scelta di far affrontare al protagonista dei mecha anime un solo avversario alla volta può essere spiegata in vari modi. L’intrattenimento dello spettatore, la centralità dell’eroe principale, il bilanciamento di potere e l’analisi delle dinamiche umane sono tutti aspetti che possono contribuire a comprendere questa decisione narrativa. Nonostante alcuni possano considerare questa scelta poco realistica o poco logica dal punto di vista strategico, è importante ricordare che gli anime non mirano necessariamente a ricreare situazioni plausibili, ma piuttosto a offrire un’esperienza coinvolgente e avvincente per il pubblico.