Il mondo dell’animazione giapponese è noto per la sua creatività, innovazione e grande qualità visiva. Tuttavia, in mezzo a tante opere straordinarie, ci sono purtroppo alcuni film che non hanno raggiunto le aspettative dei fan. In questo articolo, esploreremo brevemente alcuni dei film di animazione giapponese più brutti che siano mai stati fatti, ricordando che anche questi film hanno contribuito a far crescere il genere.
1. Psychic School Wars (2012):
Questo film di animazione, basato su un romanzo omonimo di Taku Mayumura, ha deluso molti con una trama confusa e personaggi poco sviluppati. Nonostante un’animazione decente, la mancanza di profondità nella storia ha reso difficile per il pubblico creare una connessione emotiva con i protagonisti.
La primavera marca l’inizio del nuovo anno scolastico in una scuola media di Kamakura, e con essa arriva un nuovo studente, Ryuichi Kyogoku, appena trasferitosi, nell’ottavo anno. Ryuichi è dotato di potenti poteri telepatici e il padre gli ha ordinato di sfruttare questa sua dote per leggere la mente delle persone e prendere il completo controllo della scuola. Il ragazzo gode ben presto di gran popolarità, grazie al suo bell’aspetto e al suo carisma, e quando è sul punto di dominare incontrastatamente sul corpo studentesco, gli si mette di traverso Seki. Il ragazzo non sembra essere affetto dal controllo mentale di Ryuichi, ma riuscirà a salvare anche i suoi compagni dalla manipolazione mentale?
2. Handsome Girl (1991):
Con un titolo che promette di esplorare interessanti tematiche di genere, le aspettative per questo film erano alte. Purtroppo, il risultato è stato un film piatto, noioso e senza un vero sviluppo dei personaggi. L’animazione sembrava priva di novità e non ha sollevato alcun interesse. È l’adattamento OVA del manga omonimo di Wataru Yoshizumi.
Mio Hagiwara è un’attrice quattordicenne che si diverte a essere una normale adolescente. Un giorno Mio incontra Ichiya Kumagai, un ragazzo di 15 anni che sogna di diventare un importante regista di film. Sebbene Mio trovi Ichiya fastidioso all’inizio, alla fine scopre il suo lato tenero e si sente attratta da lui. La storia segue Mio e Ichiya che diventano una coppia e inseguono i loro sogni.
3. Arion (1986):
Nonostante un’accattivante trama fantascientifica, questo film è stato pesantemente criticato per il suo stile di animazione, considerato poco accurato e confusionario. Gli eventi della storia sembravano accelerati, lasciando poco spazio per la comprensione dei personaggi o l’immersione nel mondo narrativo. È l’adattamento manga omonimo di Yoshikazu Yasuhiko pubblicato dalla Tokuma Shōten dal marzo 1979 al settembre 1984 sulla rivista Monthly Comic Ryū e raccolto poi in cinque tankōbon. Il manga è ancora inedito in italiano, mentre il film è stato pubblicato in Italia da Yamato Video.
Nell’antica Tracia Arion, figlio di Poseidone, è allevato dalla madre cieca Demetra fino al giorno in cui Hades si presenta per portarlo via con sé. Condotto con l’inganno nell’Ade, Arion viene addestrato per diventare un guerriero con lo scopo di vendicare la madre: Hades ha infatti convinto il giovane semidio che la cecità di Demetra è stata causata da Zeus, e che solo la morte di questi le ridarà la vista. Finito l’addestramento Arion torna nel mondo dei vivi insieme al gigante Gidon per uccidere Zeus. Durante l’inseguimento della piccola ladra Seneca, che gli ha sottratto la spada, Arion viene però catturato dai soldati di Atena, figlia di Zeus e comandante del suo esercito. Ridotto in catene viene liberato da Resfina, una giovane serva muta di Atena. Mentre Arion ritrova Seneca e Gidon, creduto morto dopo l’attacco dei soldati di Atena, le forze di Poseidone e Zeus intanto si preparano alla battaglia per la conquista del potere supremo. Ma alle loro spalle tramano Hades ed Apollo.
4. Inuyasha the Movie 4: Fire on the Mystic Island (2004):
Questa produzione della famosa serie Inuyasha ha deluso i fan per la sua trama incoerente e convenzionale. Mentre la serie televisiva era amata per la sua complessità e profondità emotiva, il quarto film sembrava cercare solamente di sfruttare il successo del franchise senza offrire nulla di nuovo o interessante. L’edizione italiana del film, distribuita direttamente in DVD-Video con il titolo “Inuyasha the Movie – L’isola del fuoco scarlatto”, fu curata dalla Dynit.
Ancora una volta Inuyasha si trova di fronte a una minaccia proveniente dal proprio passato: dalle oscure nebbie marine è appena riemersa l’Isola di Horai, luogo leggendario che si svela alla vista soltanto una volta ogni cinquanta anni, e su cui Inuyasha era stato con l’amata Kikyo, prima di essere da lei sigillato.
5. The Wonderful Adventures of Nils (1982):
Basato sul celebre romanzo svedese “Il meraviglioso viaggio di Nils Holgersson”, questo film ha deluso per la sua animazione di bassa qualità e per una narrazione che sembrava priva di coesione. La storia dell’opera originale è stata semplificata e alcuni personaggi sono stati convenientemente eliminati, privando così il film di elementi chiave. Questo film girato nel 1982, dallo stesso team tecnico e dallo stesso regista, ha le stesse caratteristiche della serie televisiva, ma è indipendente ed è stato girato separatamente. La produzione è doppiata in svedese e non è stata proiettata nelle sale cinematografiche, ma è stata distribuita come video VHS nel 1985.
Nils vive con la sua famiglia in una fattoria nel sud della Svezia. Nils è pigro e irrispettoso nei confronti del prossimo e nel tempo libero si diverte a maltrattare gli animali. Dopo che il tomte della fattoria (un folletto del folklore scandinavo) rimpicciolisce magicamente Nils, questi diventa molto più piccolo di tutti gli animali ed è in grado di parlare e comprendere il linguaggio degli animali. Poiché tutti gli animali della fattoria sono in cerca di vendetta, Nils viaggia con uno stormo di oche selvatiche che sta volando verso il nord della Svezia per l’estate. Nils desidera tornare alle sue dimensioni originali.
Come in ogni forma d’arte, il mondo dell’animazione giapponese ha i suoi alti e bassi. Nel corso degli anni, sono stati prodotti film che non hanno soddisfatto le aspettative del pubblico in termini di trama, sviluppo dei personaggi o qualità visiva. Tuttavia, è importante ricordare che queste esperienze negative non devono oscurare la straordinaria bellezza di molti altri film d’animazione giapponesi. Spettatori e cineasti possono imparare dai fallimenti, utilizzandoli come spinta per migliorare e creare opere di qualità sempre più elevata.