Animazione giapponese classica e moderna all’International Children’s Film Festival di New York

Nel corso dell’edizione 2018 del New York International Children’s Film Festival, rassegna cinematografica dedicata alle famiglie e agli spettatori più piccoli (dai 3 ai 18 anni il target di riferimento della manifestazione inaugurata nel 1997), tra le numerose pellicole (lungometraggi, corti e documentari) provenienti da ogni parte del mondo che saranno proiettate, meritano una citazione particolare due capolavori dell’animazione giapponese provenienti da epoche opposte: Horusu no daiboken (La grande avventura del piccolo principe Valiant) diretto da Isao Takahata nel 1968 e il più recente Yoake Tsugeru Lu no Uta (Lu over the wall) datato 2017 e girato dal visionario Masaaki Yuasa.

Il giovane Horus è impegnato a difendersi dall’attacco di un branco di lupi argentati quando il gigante di roccia Mog si risveglia, mettendo in fuga i lupi. Per ringraziare il suo salvatore, Horus lo guarisce da un fastidioso dolore alla spalla estraendo una spada conficcata nel gigante: è la leggendaria Spada del sole, tuttavia ormai smussata e da ritemprare per riportarla all’originale splendore.
Inizia così la grande avventure di Horus, alla ricerca del villaggio del nord in cui nacque e da cui il suo ora morente padre fuggì dopo l’apparizione di un mostro che spinse i suoi abitanti a uccidersi da soli e distruggere il villaggio.

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