Il panorama videoludico odierno offre una miriade di titoli che competono per l’attenzione dei giocatori, sfoggiando meccaniche innovative, storie avvincenti e personaggi indimenticabili. Tra questi, Anime vs Evil Apocalypse, sviluppato e pubblicato dal team georgiano Axyos Games, si propone come un interessante connubio tra sparatutto in terza persona e atmosfere anime, il tutto calato in un contesto post-apocalittico. Disponibile su PC (Steam ed Epic Games Store), PlayStation 4 e PlayStation 5, e Nintendo Switch, il gioco si presenta come un potenziale mix esplosivo, ma sarà all’altezza delle aspettative? Scopriamolo in questa recensione approfondita.
Storia e ambientazioni: tra cliché e varietà
Anime vs Evil Apocalypse ci proietta in un mondo devastato da mostri evocati tramite una misteriosa magia poligonale. Attraverso quattro ambientazioni differenti – una città vibrante, una fattoria sconfinata, un set cinematografico hollywoodiano e un’isola tropicale – i giocatori dovranno farsi strada tra orde di nemici, cercare sopravvissuti e rifornimenti, svelando il mistero dietro l’apocalisse e ponendo fine alla minaccia. La narrativa, pur costellata di cliché narrativi e battute ironiche, non si prende eccessivamente sul serio, offrendo un’esperienza leggera e spensierata che cede il passo all’azione e al divertimento.
Tuttavia, le ambientazioni, pur vantando una certa varietà, falliscono nel colpire nel segno a causa di una resa visiva deludente. La scelta di una grafica low poly in cel shading, seppur conferendo al gioco un aspetto stilizzato, penalizza eccessivamente i dettagli e la varietà degli elementi visivi, minando l’immersività del mondo di gioco.
Uno degli aspetti peculiari di Anime vs Evil Apocalypse è la presenza di otto simpatiche protagoniste giocabili, tutte ragazze anime da collezionare e personalizzare. La personalizzazione, piuttosto dettagliata, permette di modificare l’aspetto fisico (seno, fianchi, altezza) e gli abiti, sbloccando anche equipaggiamenti che migliorano le abilità. Se da un lato questo elemento può risultare divertente per alcuni giocatori, dall’altro potrebbe apparire superfluo o addirittura fuori luogo in un contesto di apocalisse zombie.
Anime vs Evil Apocalypse offre tre modalità di gioco: storia, survival e free roam. La modalità storia permette di seguire il filo conduttore narrativo, sbloccando personaggi e progredendo attraverso i vari livelli. La modalità survival mette alla prova la resistenza dei giocatori contro orde di nemici, mentre la modalità free roam consente di esplorare liberamente le ambientazioni.
Tuttavia, il ritmo di gioco risulta decisamente blando per un titolo che si propone come sparatutto in terza persona in un contesto apocalittico. Le missioni, sia principali che secondarie, tendono a essere ripetitive, spesso richiedendo semplicemente l’eliminazione di un certo numero di nemici entro un tempo limitato. Questo, unito a un grind eccessivo per sbloccare nuove armi e personaggi, rischia di stancare rapidamente i giocatori.
Nemici e combattimento: sfida inesistente
I nemici di Anime vs Evil Apocalypse includono simpatici zombi e mostri stravaganti che sembrano più adatti a un gioco fantasy. Anche in questo caso, la ripetitività rappresenta un problema, con design poco ispirati e schemi di attacco facilmente intuibili. Il combattimento, purtroppo, non riesce a risollevare le sorti del gioco. Le armi disponibili sono varie, ma il feeling generale delle sparatorie e degli attacchi in mischia manca di impatto e della necessaria profondità.
L’aspetto audio del gioco include una colonna sonora dai toni epici, che però mal si sposa con lo stile generale dell’avventura. I brani che compongono la soundtrack vengono ripetuti in loop, rischiando di diventare fastidiosi piuttosto che coinvolgenti. Gli effetti sonori sono nella media e non aggiungono una particolare enfasi alle sparatorie, contribuendo alla sensazione generale di un’esperienza di gioco blanda.
Il livello di difficoltà di Anime vs Evil Apocalypse è pensato per i neofiti del genere, risultando troppo facile per i giocatori più esperti. Questo potrebbe limitare l’appeal del gioco a un pubblico ristretto, escludendo coloro che cercano un’esperienza di sparatutto più impegnativa. Inoltre, la mancanza di sottotitoli in italiano potrebbe rappresentare un ostacolo per i giocatori italiani che non padroneggiano l’inglese.
Un’esperienza mista con potenziale inespresso
Anime vs Evil Apocalypse si presenta come un titolo con un certo potenziale, capace di catturare l’attenzione di una specifica nicchia di giocatori. L’idea di mescolare elementi tipici degli anime con uno scenario apocalittico è interessante, e la possibilità di personalizzare le protagoniste in modo dettagliato rappresenta un punto di forza per gli appassionati. Tuttavia, l’esecuzione non riesce a soddisfare pienamente le aspettative. La grafica deludente, il ritmo di gioco blando, la ripetitività delle missioni e dei nemici, e un comparto audio non all’altezza sono tutti elementi che impediscono al gioco di emergere come un must-have.
Tuttavia, il gioco potrebbe ancora trovare un pubblico tra i neofiti del genere o tra coloro che apprezzano la personalizzazione dei personaggi e le estetiche anime. Per coloro che cercano un’esperienza di gioco più profonda e coinvolgente, Anime vs Evil Apocalypse potrebbe non essere la scelta ideale.
