Un uomo di Nagoya, Shōgorō Sakazaki, è stato arrestato dal dipartimento di polizia di Nishi, nella prefettura di Aichi, con l’accusa di violazione della legge sui marchi. L’episodio mette nuovamente in luce le insidie del mercato delle carte da collezione, un settore in cui i prezzi di alcune carte rare raggiungono cifre astronomiche. Sakazaki avrebbe venduto, nel giugno scorso, due carte contraffatte, una raffigurante Lillie del popolare gioco di carte Pokémon e una del celebre Drago Bianco Occhi Blu di Yu-Gi-Oh!, per un totale di 700.000 yen, equivalenti a circa 4.600 dollari. Le stesse carte, se autentiche, possono superare il valore di un milione di yen ciascuna.
L’indagine è partita dalla denuncia di un rivenditore di seconda mano, insospettito dalla qualità delle carte acquistate. La polizia, intervenuta successivamente, ha scoperto che oltre alla presunta falsificazione delle carte, Sakazaki aveva prodotto anche contratti di vendita fraudolenti per mascherare l’operazione. Sebbene il sospettato abbia ammesso di aver falsificato i documenti, continua a negare di essere consapevole della contraffazione delle carte stesse, dichiarando: “Non sapevo che fossero falsi”.
La vicenda si colloca in un contesto di crescente attenzione verso il mercato delle carte collezionabili, dove gli acquirenti spesso investono somme considerevoli per ottenere pezzi rari e desiderati. Il caso di Sakazaki, però, rappresenta solo la punta di un iceberg: le autorità sospettano che l’uomo possa essere coinvolto in altre operazioni simili. Durante una perquisizione presso la sua abitazione, infatti, sono state sequestrate diverse altre carte Pokémon, che saranno sottoposte a ulteriori verifiche.
Negli ultimi anni, il collezionismo legato ai giochi di carte come Pokémon, Yu-Gi-Oh! e Magic: The Gathering ha conosciuto un’espansione senza precedenti, anche grazie a piattaforme online che permettono compravendite globali. Tuttavia, questa crescita ha aperto la strada a frodi sempre più sofisticate, che mettono a rischio sia i collezionisti esperti sia i neofiti. Basti pensare alla carta Tarmogoyf, venduta nel 2015 per quasi 15.000 dollari, un esempio di come questi oggetti possano acquisire un valore elevatissimo per rarità e unicità.
Le indagini sul caso Sakazaki sono tuttora in corso, e il sequestro delle altre carte potrebbe fornire ulteriori elementi per comprendere l’ampiezza delle attività illecite. Nel frattempo, il mercato continua a essere un terreno fertile per chi cerca di sfruttare la passione dei collezionisti, ribadendo la necessità di una maggiore vigilanza e trasparenza nelle transazioni.
Fonti consultate: Anime News Network.