Romi Hoshino, il pirata di manga più ricercato in Giappone, è stato catturato nella giornata di domenica 7 luglio 2019 dalla polizia filippina. Il ventottenne nipponico di origini tedesche e israeliane stava progettando di imbarcarsi su un volo diretto a Honk Kong dall’aeroporto internazionale Ninoy Aquino di Manila.
Noto anche con il nome di Zakay Romi, il giovane è ritenuto il fondatore del portale Manga Mura, il più famoso sito web di condivisione manga in terra giapponese, che ha regolarmente pubblicato contenuti protetti da copyright senza possedere alcun tipo di licenza da parte degli editori.
Aperto nel 2016, Manga Mura è diventato in pochi mesi il fornitore di materiale pirata più cliccato dagli utenti nipponici, tanto da finire nella stretta delle autorità locali che nel 2018 ne hanno ordinato la chiusura (salvo poi vederlo rinascere con il nome di Manga Town). Il danno di Manga Mura all’industria editoriale giapponese è stimato attorno ai 320 miliardi di yen (oltre tre miliardi di euro).
Il comunicato stampa del Bureau of Immigration della Repubblica delle Filippine (noto anche tra il 1972 e il 1987 come ufficio di immigrazione e deportazione) descrive Hoshino come “un fuggitivo giapponese-tedesco-israeliano ricercato dalle autorità nipponiche per violazione della legge sul copyright, arrestato in base a un ordine di cattura internazionale emesso dal commissario Jaime Morente in seguito alla richiesta dell’ambasciata del Giappone a Manila”. L’operazione è stata uno sforzo congiunto con la filiale di Tokyo dell’Interpol.
Queste le dichiarazioni del commissario Jaime Morente rilasciate alla stampa: “la presenza di Hoshino nel Paese è un rischio per la sicurezza pubblica. Lavoriamo a stretto contatto con le nostre controparti straniere che ci inviano informazioni sui criminali che potrebbero nascondersi nelle Filippine. Una volta scoperti, arrestiamo e deportiamo immediatamente questi fuggiaschi”.
Romi Hoshino è attualmente detenuto nel carcere del Bureau of Immigration nel distretto di Taguig, a Manila, mentre l’ambasciata giapponese sta esaminando le questioni procedurali con le ambasciate tedesca e israeliana prima della sua deportazione in Giappone, dove dovrà affrontare procedimenti penali per violazione del copyright.
Fonti consultate: SoraNews24.