Ramila si sollevò dal suolo con un battito d’ali incerto. Il cielo sopra di lei era grigio, turbato dalla presenza innaturale di nubi demoniache. Ryleth, un tempo suo compagno d’armi, adesso brillava come un’aureola palpitante intorno al suo polso: era diventato uno strumento, una guida luminosa nel caos. Il Regno Celeste era caduto, e a lei spettava il compito di risalire fino al trono della speranza, un baluardo di luce minacciato dalle tenebre del re demone Lazel. Ma prima, avrebbe dovuto padroneggiare l’arte del volo e del controllo, danzando tra le rovine della terra e del cielo con precisione angelica.
Disponibile su PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch, Xbox Series X|S e PC, Aureole: Wings of Hope è un platform bidimensionale sviluppato da Team Stargazers e pubblicato da JanduSoft. Questo titolo fonde meccaniche a base fisica, ritmo e destrezza in un’epopea celestiale dal sapore arcade. Il concept narrativo, seppur semplice, si trasforma presto in una spinta motivazionale per esplorare e dominare ogni sfida proposta, rendendo l’esperienza ludica intensa e galvanizzante.
La struttura ludica di Aureole: Wings of Hope poggia su una meccanica tanto originale quanto esigente: il giocatore non controlla direttamente Ramila, bensì l’aureola che rappresenta Ryleth. Attraverso lanci direzionali, cali verticali e scatti caricati, si crea una danza acrobatica in grado di mantenere la protagonista in volo, sfruttando la fisica per attraversare scenari sempre più elaborati. Il senso di padronanza cresce con ogni livello superato, premiando l’esecuzione fluida e incoraggiando la ripetizione per perfezionare i propri tempi, in una continua tensione tra controllo e caos.
Ogni livello è pensato come un piccolo enigma cinetico, dove la coordinazione e la memoria muscolare diventano fondamentali. I biomi si susseguono con varietà e inventiva, introducendo nuove dinamiche ambientali che rinnovano costantemente la formula: ostacoli mobili, trappole a tempo, correnti d’aria ascensionali. Nulla è lasciato al caso. Persino la colonna sonora, composta da tracce energiche e vivaci, agisce come metronomo emozionale per l’azione a schermo.
Dal punto di vista visivo, Aureole: Wings of Hope si distingue per uno stile illustrato che predilige tinte vivaci e silhouette nette. I fondali evocano con efficacia mondi sospesi tra il fantastico e il mistico, mentre l’animazione resta pulita anche nei momenti di massima concitazione. Il design dei personaggi è semplice ma funzionale, e la leggibilità dell’azione non viene mai meno, nemmeno nei segmenti più frenetici.
La modalità principale si articola in una serie di livelli concatenati, ciascuno dotato di obiettivi secondari, come la raccolta di oggetti nascosti o il raggiungimento di determinati punteggi. La rigiocabilità è garantita dalla presenza di classifiche globali e da un bilanciamento che stimola il perfezionismo. Il livello di sfida è piuttosto severo, specie nelle fasi finali, ma mai scorretto. Alcune opzioni di accessibilità permettono di regolare la velocità del gioco, offrendo un appiglio anche ai meno esperti.
L’unicizzazione della proposta di Aureole: Wings of Hope risiede proprio nella sua audacia meccanica, ma questa scelta progettuale può alienare una parte del pubblico abituata a controlli più convenzionali. La curva di apprendimento, per quanto stimolante, risulta ripida e talvolta punitiva. Mancano inoltre modalità extra o contenuti narrativi secondari che avrebbero potuto arricchire ulteriormente l’universo del gioco.
Detto ciò, l’impianto ludico è solido, e la direzione generale trasmette una passione tangibile per il genere. La scelta di affidarsi a un sistema di controllo così peculiare è coraggiosa, e, se accettata, conduce a una gratificazione rara. Aureole: Wings of Hope non si accontenta di imitare, ma cerca una voce propria, riuscendoci con discreta eleganza.
