Se di Azteckaiser, la serie tokusatsu ideata da Go Nagai e Ken Ishikawa, incentrata sul mondo del Pro Wrestling giapponese e con un eroe mascherato come protagonista, vi abbiamo già ragguagliato a dovere, di qualche ulteriore informazione necessita invece Battle Hawk, altra produzione live-action per la televisione, firmata dal geniale duo nel 1976.

Battle Hawk, prodotto Toyo Agency, Dynamic Productions e KNOCK nel 1976 è cronologicamente il primo tokusatsu di genere super hero realizzato da Go Nagai e Ken Ishikawa: la sua messa in onda sulle emittenti nipponiche (Tokyo Channel 12, ora TV Tokyo), avvenuta a partire dall’ottobre del 1976, precede infatti di qualche giorno quella del già citato Azteckaiser. Così come accade in Pro-Wres no Hoshi Aztecaser, anche Battle Hawk, seppur in misura minore, presenta alcune animazioni tradizionali che coadiuvano gli effetti speciali.
Un potere che viene dall’America
Nei piani del Sindacato Terrorista Globale (!) Kyoki No Okite (Comandamenti della follia), vi è (ovviamente) la conquista del mondo attraverso la strategia del terrore. La prima parte della tattica dell’organizzazione criminale implica l’assassinio del Maestro di arti marziali Tate Tetsushu, già avversario della malvagia gang in passato.
Prima della sua morte, Tate Tetsushu riesce però a rivelare ai suoi nipoti Shogo, Daijiro e Yurika, l’esistenza di poteri segreti legati a tre magici mini-tomahawk, a lui donati anni prima, durante il duro allenamento in America, dal capo della tribù indiana Shasta. Solo persone dal cuore nobile saranno in grado di utilizzare le capacità speciali delle tre doppie asce.

I tre fratelli, lanciando in aria i tre tomahawk, evocano God Hawk, un antico spirito degli Indiani d’America e si trasformano negli eroi mascherati Battle Hawk, Big Hawk e Queen Hawk.
Grazie ai loro nuovi incredibili poteri e alle possenti armi bianche, il coraggioso Shogo, il massiccio Daijiro e la bella Yurika, sono ora in grado di fronteggiare i Terroru Tou Jin (Terror Fighters), esseri umani “fusi” con letali armi, inviati dalla Kyoki No Okite, ciascuno caratterizzato da un proprio stile di combattimento.

Un manga ispirato a questa serie live-action, ma con una trama differente, fu serializzato sulla rivista Boken Oh, edita da Akita Shoten, da novembre 1976 a giugno dell’anno successivo.
Nel maggio del 2013 i 26 episodi della serie sono stati riproposti in in 8 DVD, all’interno di un unico box celebrativo prodotto da Line Communications.
Chiudiamo questo post con il video della sigla di apertura di Battle Hawk: il tema musicale è Okore Yusha yo Battle Hawk, composto da Akihiro Komori.