Il cortometraggio Cassandra, frutto di una collaborazione inedita tra creatività umana e intelligenza artificiale, si distingue come finalista al prestigioso Prix Europa nella categoria Digital Media. Quest’opera rappresenta una tappa innovativa nel panorama della produzione audiovisiva, realizzata dal laboratorio Holden.ai Storylab della Scuola Holden in collaborazione con Rai Cinema e il Transmedia Lab dell’Università di Roma La Sapienza. Il progetto si colloca al centro del dibattito sull’integrazione dell’intelligenza artificiale nell’arte, portando all’attenzione una nuova forma di storytelling transmediale che ha già ottenuto una nomination anche al Prix Italia nella categoria Digital Interactive.
Cassandra nasce come esperienza immersiva e interattiva, articolata in più componenti. Al cortometraggio, visibile su RaiPlay, si affiancano un chatbot GPT tematico disponibile nel GPT Store di OpenAI e un ARG (Alternate Reality Game), in cui l’utente risponde a domande esistenziali che, alla fine, restituiscono una percentuale di “umanità”. Completano il quadro i profili social dei protagonisti su Instagram e Spotify, che permettono al pubblico di immergersi ancora più a fondo nella narrazione, offrendo una finestra sulla vita dei personaggi anche fuori dallo schermo.
Sotto la regia di Demetra Birtone, ex studentessa della Scuola Holden, il corto vede la partecipazione di giovani talenti, tra cui la comica e attrice Nicole Soffritti nel ruolo della protagonista Agatha. La realizzazione tecnica del film è stata affidata a ex studenti e attuali docenti della Scuola Holden, a testimonianza dell’importanza del legame formativo tra l’istituto e l’industria cinematografica. Giovanni Abitante, filmmaker esperto di AI, ha diretto la produzione delle immagini generate dall’intelligenza artificiale, mentre l’uso di strumenti come Runway e HeyGen ha permesso di integrare sequenze create interamente con l’AI.
La struttura narrativa di Cassandra sfida i tradizionali confini tra cinema e interattività digitale, grazie all’utilizzo dell’AI non solo come strumento tecnico, ma come vero e proprio co-autore. La sceneggiatura stessa è stata arricchita dai dialoghi che gli autori hanno intrattenuto con un chatbot basato su Google Bard, una pratica sperimentale che ha influenzato la caratterizzazione dei personaggi. Alcune scene del film, raffiguranti i pensieri di Cassandra, sono state elaborate mediante l’intelligenza artificiale generativa, mentre il logo del progetto è stato sviluppato con Looka, un’app basata su AI.
Presentato in anteprima ad Alice nella Città, sezione dedicata ai giovani della Festa del Cinema di Roma, Cassandra ha riscosso interesse in diversi festival internazionali, tra cui il Talents and Short Film Market, il Future Film Festival e l’AI Week. Il progetto rappresenta non solo un esempio di integrazione tecnologica nella creazione artistica, ma anche un passo in avanti verso nuove modalità di produzione, evidenziando la capacità dell’intelligenza artificiale di coesistere con la sensibilità umana nella creazione di storie.
Con la sua nomination al Prix Europa e al Prix Italia, Cassandra dimostra come il cinema possa trarre beneficio dall’ibridazione tra intelligenza umana e artificiale, aprendo la strada a future sperimentazioni nel mondo della narrazione visiva e dell’interazione digitale.