Dopo 150 uscite in edicola intervallate da 30 appuntamenti in versione “speciale”, si conclude la collana di miniature Go Nagai Robot Collection, iniziativa firmata Centauria (Fabbri Editori), Yamato Video e La Gazzetta dello Sport, che dal 2013 ha arricchito le bacheche degli appassionati collezionisti con le riproduzioni di protagonisti, antagonisti e personaggi “minori” delle serie animate di genere “mecha” prodotte in Giappone da Toei Animation a partire dalla seconda metà degli anni Settanta e nate dalla mente di Go Nagai.
Una raccolta andata avanti, tra alti e bassi, per quattro, estenuanti, anni: il piano editoriale prevedeva inizialmente 50 uscite a cadenza bisettimanale, salvo poi aumentarne in corsa il numero fino 80, per arrivare a un totale di 150 a frequenza settimanale (fallimento del trasportatore internazionale permettendo). Una gestione in parte schizofrenica, dovuta probabilmente al grande successo riscontrato dall’iniziativa editoriale, che Centauria ha deciso di cavalcare proponendo nuovi soggetti ai fruitori della collezione, facendo leva sul fattore seriale (e sentimentale). Un prolungamento legittimo, che pecca però nel rapporto qualità/prezzo: onnipresenti sbavature nel painting, materiali fragili, pose statiche delle statuine proposte a un costo di circa 13 € cadauna (un esborso economico non indifferente per quanti avessero deciso di completare l’intera collezione) sono fattori che non depongono a favore della Go Nagai Robot Collection.
Discutibile anche la scelta dei soggetti inseriti nel piano dell’opera: dopo la prima “ondata” di Super Robot e (super) piloti, la raccolta ha bruscamente virato il suo focus sui mostri nemici (meccanici, guerrieri, Haniwa e “lanciati da Vega”) apparsi nelle serie animate di Mazinga Z, Grande Mazinger, Jeeg Robot d’acciaio e UFO Robot Goldrake, dimenticando clamorosamente pezzi importanti come le due versioni del Mechadon o la base sottomarina Salus. Ciò detto, l’altra faccia della medaglia è rappresentata proprio dall’atipicità dei soggetti distribuiti in edicola da Centauria: i personaggi di Go Nagai che non hanno (ancora) goduto di una trasposizione Soul of Chogokin o Metaltech, possono finalmente accomodarsi nelle vetrine dei fan, accanto ai più costosi esemplari prodotti da Bandai, HL PRO o Evolution Toy, per un colpo d’occhio impressionante.
Il fascicolo 150 della raccolta, ultimo della serie, arriva nelle edicole italiane con la miniatura del mostro Haniwa Chirara. Nell’ampio e sfaccettato panorama di avversari affrontati da Jeeg Robot d’acciaio durante i 46 episodi dell’omonima serie animata, non può che destare qualche perplessità la scelta da parte di Centauria e Yamato Video di dedicare un’uscita della raccolta a un nemico che non presenta caratteristiche di rilievo o risvolti fondamentali ai fini della trama: Chirara, infatti, fa la sua breve apparizione nella parte finale dell’episodio 10 della serie prodotta da Toei Animation nel 1975, per essere distrutto dal Raggio Protonico del robot d’acciaio dopo un combattimento a senso unico.
L’ultimo modellino della raccolta presenta una posa statica con palette cromatica fedele a quella della controparte animata. Buono il dettaglio, soprattutto nella folta capigliatura e negli arti. Discreto il lavoro di painting: le immancabili, sbavature sul volto di Chirara non gravano sul giudizio, più che sufficiente, della miniatura.

Nel nostro post, il rendering proposto dallo store online della Gazzetta dello Sport e alcuni fotogrammi estrapolati dalla serie animata Jeeg Robot d’acciaio, che ritraggono il soggetto dell’uscita 150 della collana Centauria, affrontare l’uomo d’acciaio sullo sfondo, stregato, di una foresta innevata.


Come di consueto, gli amici di Imago Recensio ci presentano da vicino la miniatura della collana Centauria attraverso un’ampia gallery fotografica e un divertente excursus sull’episodio 10 (La principessa delle nevi) della serie animata Jeeg Robot d’acciaio. Cliccate sull’immagine qui in basso per raggiungerla.