Per combattere la diffusione del coronavirus i visitatori dei parchi a tema giapponesi sono ora invitati a non urlare durante il loro peregrinare tra le attrazioni all’aperto. Il provvedimento fa parte delle raccomandazioni e delle precauzioni messe ufficialmente in atto da un’associazione di circa 30 parchi a tema in Giappone, riferisce la CNN.
Le regole saranno applicate in particolare a Tokyo DisneySea, Disneyland Tokyo e Universal Studios Japan. Questi ultimi due parchi sono ancora chiusi a seguito delle misure sanitarie attuate a febbraio in Giappone per il contrasto al Covid-19. Benché non sia stata ancora annunciata alcuna data di riapertura per le tre location, altri parchi nipponici hanno ricominciato ad accogliere il pubblico.
Scambi verbali limitati tra clienti e dipendenti
Non sarà facile per gli appassionati delle montagne russe rimanere in silenzio nei momenti più intensi della loro corsa. Più semplici da seguire (fortunatamente) le altre precauzioni richieste dai professionisti del settore che aiuteranno a proteggere visitatori e personale in servizio nei parchi divertimento: si consiglia di indossare una maschera, di lavarsi spesso le mani e di controllare regolarmente la temperatura. Una distanza minima di un metro deve separare i visitatori dal personale del parco quando quest’ultimo non indossa costumi o maschere. È il caso, ad esempio, degli attori che interpretano personaggi in alcune attrazioni.
Anche gli scambi verbali tra clienti e dipendenti dovranno essere ridotti al minimo. “Anche quando si indossa una maschera è possibile utilizzare gli occhi sorridenti e i movimenti delle mani per comunicare con il pubblico”, recita la guida redatta dall’Associazione Parco Divertimenti.
Fonti consultate: Nautiljon.