Curse of the Sea Rats, perla nata dalla mente dello studio spagnolo Petoons Studio e pubblicata da PQube nell’aprile 2023 su PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch, Xbox Series X|S e PC (Steam), si posiziona nel panorama videoludico come un affascinante metroidvania (“ratoidvania”, come suggerisce lo sviluppatore) con protagonisti… topi pirati! Un titolo che ha conquistato i giocatori con la sua estetica accattivante, la trama avvincente e il gameplay impegnativo, ma che non è esente da alcuni difetti che meritano di essere analizzati.
Una storia di maledizione, redenzione e… topi pirati!
Curse of the Sea Rats narra le vicende di quattro pirati britannici, vittime di una maledizione lanciata dalla perfida strega pirata Flora Burn che li ha trasformati in topi. Catturati dalla Compagnia delle Indie Orientali, i nostri eroi si ritrovano a dover affrontare una serie di prove per rompere l’incantesimo e riconquistare la loro libertà.
Un’esplorazione non lineare… con qualche intoppo
Il gioco si struttura come un metroidvania, offrendo un’esperienza di esplorazione non lineare ricca di segreti da scoprire e abilità da acquisire. I giocatori potranno liberamente muoversi attraverso ambientazioni dettagliate e suggestive, affrontando nemici, risolvendo enigmi e sbloccando nuove aree. Tuttavia, la mappa di gioco, pur essendo ben strutturata, può risultare dispersiva in alcuni frangenti, ostacolando la progressione del giocatore.
Curse of the Sea Rats propone un gameplay impegnativo e gratificante, che richiede abilità e strategia per superare le sfide poste dal gioco. Il giocatore veste i panni di quattro personaggi giocabili: David Douglas, Buffalo Calf, Bussa e Akane Yamakawa. Ognuno di essi vanta uno stile di combattimento unico, che permette di affrontare al meglio i nemici e gli ostacoli dell’ambiente.
Il titolo offre la possibilità di giocare in singolo o in cooperativa locale con un massimo di tre amici. I combattimenti si rivelano dinamici e variati, grazie alle diverse abilità dei protagonisti e all’importanza del lavoro di squadra.
Tuttavia, il bilanciamento della difficoltà non sempre risulta impeccabile, con alcuni picchi di frustrazione che potrebbero mettere a dura prova i giocatori meno esperti.
Un’estetica unica e affascinante, che cattura l’occhio
Il titolo si contraddistingue per la sua estetica unica e affascinante, realizzata con uno stile artistico a cartoni animati disegnati a mano. I personaggi, i nemici e gli ambienti sono curati nei minimi dettagli, contribuendo a creare un’atmosfera immersiva e coinvolgente. Lo stile artistico, seppur apprezzabile, non risulta sempre coerente con il tono oscuro e maturo della narrativa.
Le musiche che accompagnano l’avventura sono composte da Oscar Giménez, già apprezzato per il suo lavoro in videogiochi come The Last Night e RiME. Le melodie orchestrali si intrecciano con ritmi pirateschi, creando un sottofondo musicale epico e avventuroso che si adatta perfettamente alle ambientazioni di gioco. Alcune tracce sono particolarmente orecchiabili e rimangono impresse nella mente anche dopo aver spento la console.
Il gioco è completamente doppiato in inglese, con un cast di doppiatori di talento che donano vita ai personaggi. Le voci sono espressive e credibili, e riescono a trasmettere le emozioni e le personalità dei protagonisti. Purtroppo, non è presente il doppiaggio in italiano, il che potrebbe rappresentare un ostacolo per alcuni giocatori.
In definitiva, Curse of the Sea Rats è un titolo che vale la pena provare, soprattutto per gli amanti dei metroidvania e per coloro che cercano un’esperienza videoludica originale e coinvolgente. Nonostante alcuni difetti, il gioco offre un’avventura divertente e ricca di sfide, con una trama appassionante e un’estetica unica. Se siete disposti a soprassedere ad alcune imperfezioni, Curse of the Sea Rats saprà conquistarvi con il suo fascino particolare e la sua profondità di gioco.
