Il 3 giugno 2023 in Giappone ricorrono i 45 anni dalla première televisiva de L’imbattibile Daitarn 3 (Muteki kōjin Daitān 3), la serie televisiva anime giapponese di genere mecha, prodotta dalla Sunrise e creata da Yoshiyuki Tomino, autore anche di Gundam, con il mecha design di Kunio Ōkawara e le musiche di Takeo Watanabe e Yūshi Matsuyama. La serie, composta di 40 episodi, debuttò in Giappone su TV Nagoya il 3 giugno 1978.
Sinossi de L’imbattibile Daitarn 3
Sōzō Haran era un brillante scienziato che stava conducendo ricerche su Marte. Creò una forma di vita cyborg con la capacità di pensare da sola. Questi cyborg, soprannominati Meganoidi, andarono presto fuori controllo e uccisero il dottor Haran insieme a tutta la sua famiglia, tranne il figlio più giovane, il sedicenne Banjō Haran. Banjō fugge da Marte su un razzo con un super robot a energia solare chiamato Daitarn 3, costruito con i metalli speciali di Marte. Ora che ha 18 anni e vive sulla Terra in una lussuosa villa, Banjō combatte contro i Meganoidi e il loro capo, Don Zauker e il suo secondo in comando Koros, con l’aiuto del suo fedele maggiordomo Garrison, delle sue due bellissime compagne, Reika e Beauty, e di un ragazzo orfano di nome Toppy. Insieme devono fermare i malvagi Meganoidi che aspirano a trasformare tutti gli esseri umani in cyborg e quindi a “migliorare” la razza umana.
A differenza di altre serie di genere mecha coeve, in Daitarn 3 prevale un tono giocoso che la rende atipica: il Daitarn è uno dei pochi robot giganti dotati di mimica facciale, come i successivi Trider G7 e i Transformers (alcuni personaggi di quest’ultima serie, i Triple Changer, dispongono anche di più di una modalità veicolare, come Daitarn e a differenza di quasi tutti gli altri Transformers che ne hanno una sola). La serie stessa risulta spesso una parodia di serie mecha precedenti: per esempio nell’episodio 20 le due assistenti di Banjo sono sostituite dai meganoidi, ma il protagonista se ne accorge subito perché “Non hanno lo stesso vestito di sempre”, ironizzando sul fatto che nei cartoni animati dell’epoca i protagonisti fossero sempre vestiti allo stesso modo (il che rendeva possibile tagliare i costi di animazione riutilizzando più volte certi segmenti).
Sono presenti dozzine di citazioni da cinema, letteratura, fumetti e televisione: ad esempio, nell’episodio 32 la base dei Meganoidi è uguale alla Morte Nera di Guerre stellari; nell’episodio 36, dove Banjo è oggetto di tortura psicologica, uno dei cattivi si chiama Phroid, parodia di Sigmund Freud; nell’episodio 10 Banjo prende parte alle riprese di un film di Kung Fu e così via.
Particolare anche è l’approfondimento psicologico che si evidenzia in alcuni episodi sul vissuto dei meganoidi.
La serie fu trasmessa per la prima volta in Italia nel 1980 col titolo Daitarn III. La sigla italiana è “Daitan III”, interpretata da I Micronauti, testo di Luigi Albertelli, musica e arrangiamento di Vince Tempera.
L’anime è disponibile in streaming sulla piattaforma Amazon Prime Video anche con doppiaggio storico e in home video dal 27 febbraio 2019 con Dynit in edizione Blu-ray.