A partire dal 9 aprile, gli appassionati delle avventure punta e clicca potranno esplorare l’enigmatica atmosfera dell’Inghilterra vittoriana grazie a Detective From The Crypt, opera firmata dallo studio BOV e pubblicata da Sometimes You. Il titolo, che approda su tutte le principali piattaforme da gioco, invita il giocatore ad abbandonare i confini della vita terrena per vestire i panni — o meglio, il velo etereo — di Jane, una giovane che si risveglia sotto forma di spettro nella cripta di famiglia, ignara del motivo della propria morte.
Ciò che segue è un’inchiesta ultraterrena, in cui la protagonista dovrà svelare i retroscena dell’improvvisa fine sua e dei suoi cari. L’indagine è condotta con il rigore di un’investigazione classica: raccolta e analisi delle prove, ricostruzione degli eventi, identificazione dei sospetti e formulazione di ipotesi logiche. La dimensione sovrannaturale non priva mai il racconto di coerenza investigativa, anzi, ne amplia i confini narrativi grazie a trovate eccentriche e un’ironia delicata che stempera il pathos gotico con tocchi lievi e brillanti.
Il fascino gotico dell’ignoto
L’avventura si snoda all’interno di un’antica tenuta intrisa di memorie e segreti, ricostruita con una grafica suggestiva che cattura l’essenza romantica e decadente dell’Ottocento inglese. Lo stile artistico, già apprezzato nell’esordio di BOV, trova qui una nuova maturità, in un universo visivo che evoca senza esagerare, coinvolge senza mai sopraffare.
A fare da spalla alla protagonista vi è un gatto fantasma, figura ironica e utile, che interviene nei momenti più ostici con suggerimenti velati e una personalità provocatoria. Il felino, vero compagno di viaggio, incarna l’anima giocosa del titolo e agisce anche come interfaccia dinamica per il giocatore, senza rompere la coerenza dell’ambientazione.
Il gameplay conserva la tradizione delle avventure classiche punta e clicca, ma introduce con sobrietà alcune soluzioni moderne. Il sistema di navigazione è fluido, con spostamenti rapidi tra le location e una comoda funzione di corsa. L’inventario è essenziale e privo di oggetti inutili, mentre un diario integrato tiene traccia dei compiti assegnati, facilitando la progressione. Tutti questi elementi rendono l’esperienza accessibile e scorrevole, senza ricorrere a espedienti frustranti o inutili rallentamenti.
Un racconto tra Alice e Carroll
L’impianto narrativo di Detective From The Crypt sorprende per il suo equilibrio. La vicenda mescola il dramma familiare con una sottile malinconia, lambendo i territori del romanzo gotico e della letteratura scandalistica dell’epoca vittoriana. Non mancano riferimenti letterari espliciti, come quello a Lewis Carroll, evocato non solo nell’aspetto di Jane — che ricorda da vicino l’iconica Alice — ma anche nella struttura narrativa, fatta di episodi grotteschi, passaggi surreali e intuizioni poetiche.
Pur nella brevità dell’esperienza, la trama riesce a mantenere alta l’attenzione, regalando momenti di autentica emozione e riuscendo a sorprendere con un epilogo ben costruito. Non si tratta di un horror cupo, ma di un giallo gotico leggero, punteggiato da lampi di humour e venature romantiche, pensato per chi desidera vivere un’avventura che sappia affascinare senza appesantire.
In definitiva, Detective From The Crypt rappresenta un felice connubio tra classicismo e innovazione, con una narrazione curata, un’estetica evocativa e un gameplay rifinito. Una piccola perla per gli amanti delle indagini intelligenti e delle atmosfere d’altri tempi.