La celebre società giapponese Sanrio, nota per aver dato vita a icone globali come Hello Kitty, si trova al centro di una controversia legale con lo Studio Comet, storica casa di produzione di anime. Il cuore della disputa riguarda Kuromi, il celebre coniglio punk-goth, tra i personaggi più venduti del marchio, la cui paternità artistica è ora oggetto di contestazione.
Lo Studio Comet ha intentato una causa per violazione dei diritti morali contro Sanrio, sostenendo che Kuromi non sia un’invenzione esclusiva della compagnia, ma una creazione originale di un proprio animatore. Il dibattito si concentra sul periodo antecedente il debutto del personaggio, avvenuto nel 2005 nell’anime Onegai My Melody. Secondo il presidente dello Studio Comet, Hiromichi Mogaki, Sanrio fornì solamente i bozzetti di My Melody, mentre il team di animazione dello studio diede forma ai personaggi di supporto, tra cui la stessa Kuromi.
La controversia sulle origini di Kuromi
Il Daily Shincho riporta che il design di Kuromi sarebbe stato realizzato da Tomoko Miyagawa, animatrice dello Studio Comet accreditata come character designer della serie. Tuttavia, Sanrio attribuisce la creazione del personaggio a Hiroko Yamaguchi, designer di Hello Kitty, come affermato nel volume I segreti di Kuromi pubblicato nel 2023. Questa discrepanza ha spinto lo Studio Comet ad agire legalmente per il riconoscimento del proprio ruolo nella nascita del personaggio.
Fonti vicine alla produzione dell’anime riferiscono che lo Studio Comet non si limitò alla realizzazione visiva di Kuromi, ma contribuì anche alla sua caratterizzazione, al nome e alla costruzione della narrazione. Mogaki ribadisce che, al momento della collaborazione, Sanrio non aveva fornito alcuna visione strutturata dell’universo di My Melody, lasciando allo Studio Comet l’onere di sviluppare l’ambientazione e i personaggi secondari.
Al momento, la disputa tra Sanrio e Studio Comet è ancora in corso e il verdetto potrebbe avere implicazioni rilevanti sui diritti morali nell’industria dell’animazione giapponese. Con Kuromi divenuta un’icona di stile e merchandising, il riconoscimento della sua effettiva paternità potrebbe ridefinire gli equilibri tra case di produzione e detentori dei marchi più celebri del settore.
Fonti consultate: Automaton West. Immagine di anteprima: Deviantart.