Secondo quanto riportato da TBS News Dig, il 3 luglio la polizia della prefettura di Kanagawa ha arrestato due uomini per aver violato il codice della strada tentando di fare drifting su una strada pubblica. Pare che si siano ispirati al manga Initial D di Shuichi Shigeno.
Il filmato qui sopra mostra gli eventi che hanno portato all’arresto: i due uomini, uno per auto, tentano di derapare su una strada pubblica di notte, provocando pericolosi sbandamenti e testacoda dei veicoli. Si vede l’auto bianca che non riesce a frenare e si schianta contro il guardrail della strada.
I due uomini, rispettivamente di 20 e 21 anni, sono apparentemente cugini e, interrogati sul crimine al momento dell’arresto, hanno dichiarato di aver “letto Initial D e di voler provare a fare drifting per davvero”. Initial D è un manga di culto sulle corse clandestine pubblicato dal 1995 al 2013. Descrive il mondo degli “hashiriya”, piloti di strada giapponesi che corrono e fanno drifting sui passi di montagna.
La maggior parte degli utenti ha criticato i due uomini per aver tentato un’acrobazia così pericolosa in pubblico piuttosto che su un circuito e per aver usato un’opera di narrativa molto amata come scusa per un reato. Molti non hanno potuto fare a meno di prendere in giro le scarse capacità di drifting dimostrate e di pensare che i due uomini abbiano suonato Eurobeat nelle loro auto.
車内BGMは言わなくても想像つく…… https://t.co/eCMmMTxpFA
— brinq (@yunism_yunism) July 3, 2023
Traduzione del tweet: “Posso immaginare quale BGM fosse in macchina senza che me lo dicano…”.
Ma ciò che sembra aver lasciato la più grande impressione sulle persone è stato il potere e l’influenza che Initial D ha anche dopo 30 anni. Sebbene sia stato scritto per descrivere il mondo delle corse clandestine già esistente in Giappone, il manga ha avuto un effetto profondo sulle corse clandestine e sugli amanti delle auto, contribuendo ad esempio a far salire alle stelle il valore di alcuni modelli di auto. E a quanto pare, il manga fa venire alle nuove generazioni la voglia di provare il brivido della derapata.
Anche se i due autori hanno portato la loro fascinazione per la storia di Initial D troppo lontano nel mondo reale, le corse su strada sui passi di montagna e le derapate sono in realtà ancora molto presenti nella realtà giapponese.
Sebbene queste attività siano diminuite in modo significativo dopo il picco raggiunto tra gli anni ’80 e i primi anni 2000 (fonte: CarMe), le corse clandestine sono ancora un argomento attivo in Giappone, come si può dedurre da questo articolo del maggio di quest’anno, che riporta i frequenti raduni di piloti e spettatori nella città di Yatomi, conosciuta come il “luogo sacro” di hashiriya e dorifutozoku (drifter). Il fenomeno è abbastanza diffuso da indurre il Paese a impegnarsi per costruire le strade in modo da scoraggiare le derapate, installando punte, pali e simili.
Con oltre 27 milioni di copie vendute in Giappone e numerose trasposizioni in serie e lungometraggi anime e live action, il manga Initial D è pubblicato in Italia a partire dal 29 marzo dalla label J-Pop Manga.
Takumi Fujiwara, liceale svogliato e dall’aria sonnolenta, trascorre molto tempo al volante. Ogni mattina consegna tofu per il negozio del padre, scalando con la sua Toyota Sprinter Trueno AE86 le strade insidiose del Monte Akina. Giorno dopo giorno, senza nemmeno rendersene conto, Takumi ha assorbito tecniche di corsa che la maggior parte dei piloti impiega una vita a imparare, ma non ha alcun interesse particolare per il mondo delle auto. L’amicizia con il compagno di classe Itsuki Takeuchi lo coinvolge però nella passione per le gare clandestine su strada e Takumi sembra finalmente svegliarsi dall’apatia. Nelle sfide locali di street racing irrompe così un nuovo misterioso e fenomenale pilota: la leggenda del “Fantasma di Akina” ha inizio e il mondo delle corse non sarà più lo stesso!
Fonti consultate: Automaton. Immagine di anteprima: Marcel Schulz.