Il mondo del manga perde una delle sue figure più emblematiche e prolifiche: Kazuo Umezu, autore visionario, è scomparso il 28 ottobre all’età di 88 anni. A darne l’annuncio è stata UMEZZ, la società d’arte dell’autore, che ha rilasciato una dichiarazione emozionante ricordando la missione di Umezu di diffondere la propria arte per raggiungere il cuore dei lettori di tutto il mondo, un desiderio che, secondo le parole dell’azienda, “riposerà per sempre nei cuori di tutti”. Anche le case editrici Shōgakukan e Shogakukan-Shueisha Productions hanno reso omaggio all’artista, sottolineando la portata leggendaria del suo contributo non solo nel campo del manga horror e comico, ma anche nelle arti visive, ricordando la recente serie di dipinti intitolata Kazuo Umezz: The Great Art Exhibition.
Nato a Wakayama City nel 1936 e cresciuto nella prefettura di Nara, Umezu mostrò un talento precoce per il disegno, iniziando a realizzare i suoi primi manga già in quarta elementare. Il debutto professionale avvenne quando era ancora uno studente diciottenne, con le opere Bessekai e Mori no Kyodai, edite da Tomo Books. Sebbene conosciuto principalmente per il suo contributo ai generi horror e soprannaturale, Umezu fu un autore poliedrico: oltre a cult come Orochi e Cat-Eyed Boy, si dedicò al genere comico con opere come Makoto-chan e affrontò il manga horror per il pubblico femminile con titoli come Reptilia, pubblicato sulla rivista Shōjo Friend.
Tra le sue opere più conosciute, la saga Aula alla deriva (The Drifting Classroom) ha avuto ampia diffusione internazionale grazie alle edizioni di Viz Media, con una ristampa deluxe pubblicata tra il 2019 e il 2020. Il manga è pubblicato in Italia da 001 Edizioni – Hikari. Negli anni Ottanta, Umezu si cimentò anche nel genere fantascientifico con Io sono Shingo, serializzato su Weekly Big Comic Spirits, e in anni più recenti ha dedicato particolare attenzione all’arte visiva, realizzando il sequel di Shingo in una serie di 101 dipinti in acrilico, esposti al pubblico in una mostra al Tokyo City View nel 2022.
Umezu si ritirò ufficialmente dal disegno di manga nel 1995, dopo aver completato il suo lavoro 14-Sai. Tuttavia, non abbandonò del tutto l’arte: nel 2014, esordì alla regia con il film autobiografico Mother, e nel 2022, in occasione della Kazuo Umezz The Great Art Exhibition, tornò a esporre le sue opere in una nuova veste.
Nel corso della sua carriera, Umezu ha ricevuto numerosi riconoscimenti che attestano il suo impatto nel panorama culturale giapponese. Tra questi, l’Agenzia per gli Affari Culturali gli ha conferito nel 2019 il prestigioso premio Commissioner for Cultural Affairs per i suoi meriti artistici, mentre nel 2023, il 27º Premio culturale Tezuka Osamu del giornale Asahi Shimbun ha voluto onorarlo con un premio speciale per la sua straordinaria carriera.
La scomparsa di Umezu segna la fine di un’epoca, ma lascia un’eredità imponente e duratura. Con il suo immaginario inquietante e allo stesso tempo affascinante, l’autore ha saputo ridefinire il genere horror, imponendo uno stile unico che continuerà a ispirare generazioni di lettori e artisti.
Fonti consultate: Anime News Network.