Dopo una lunga assenza dai riflettori del genere, Ancient rientra in scena con Earthion, un vigoroso shoot ‘em up laterale che punta a rinvigorire lo spirito delle gloriose produzioni 16-bit. L’annuncio arriva da Limited Run Games, che pubblicherà il titolo nell’estate 2025 su PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X|S, Nintendo Switch e PC attraverso Steam.
In un futuro segnato dal collasso ecologico, l’umanità ha abbandonato la Terra per rifugiarsi su Marte. Ma l’arrivo di un nemico sconosciuto cambia le carte in tavola. Nei panni della scienziata Azusa Takanashi, il giocatore piloterà l’avveniristico caccia YK-IIA per rispondere all’offensiva aliena e tentare di reclamare ciò che resta del pianeta natale. Il destino della civiltà è appeso a un filo, e la sconfitta non è contemplata.
Una sinfonia di battaglie e pixel, sulle note di Yuzo Koshiro
La proposta ludica di Earthion si articola in otto livelli dal ritmo serrato, costruiti per offrire un crescendo di difficoltà, spettacolarità e varietà. Gli sviluppatori promettono uno spettacolo visivo vibrante, fatto di fondali animati, nemici in gran numero e un sistema di combattimento che strizza l’occhio ai grandi classici del passato, pur beneficiando di tecnologie moderne per una resa impeccabile.
Fiore all’occhiello del progetto è la colonna sonora, affidata a Yuzo Koshiro, compositore leggendario noto per le sue sonorità elettroniche che hanno fatto la storia del medium. Le sue musiche accompagneranno ogni scontro con potenza evocativa, esaltando la tensione e la frenesia del gameplay, in un connubio di ritmo e immagini che richiama alla memoria le epoche d’oro degli arcade.
Con Earthion, Ancient non si limita a richiamare un’estetica: ne abbraccia l’anima. Lo fa proponendo un’esperienza che parla sia ai nostalgici che ai neofiti, pronta a riaffermare la vitalità del genere shoot ‘em up in un panorama dominato da produzioni più complesse ma spesso meno immediate. La lotta per il futuro della Terra riparte dalle origini, con l’energia e la passione di chi non ha dimenticato cosa significa davvero giocare.