L’acclamata serie manga Ghost in the Shell di Masamune Shirow è la fonte di ispirazione per un’inedito adattamento teatrale che andrà in scena sul palco del Setagaya Public Theatre di Tokyo il 22 e 23 agosto. La locandina dell’evento, diffusa in Rete in queste ore, presenta al pubblico un’immagine della protagonista dell’opera, Motoko Kusanagi, in abiti Noh. Il claim dell’adattamento, intitolato The Ghost in the Shell VR Noh, recita: “Un mondo cibernetico che trascende la tradizione”.
L’originale esibizione vedrà la partecipazione degli artisti della scuola Kanze, un istituto che ha conservato la classica tradizione teatrale e di danza giapponese di Noh per quasi sette secoli. Lo spettacolo vanterà l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia nella realtà virtuale e nei video in 3D e non richiederà visori VR.
Il cast comprende Takanobu Sakaguchi, Kōhei Kawaguchi, Kengo Tanimoto e altri musicisti della scuola Kanze. La regia sarà affidata a Shutaro Oku (già all’opera con gli adattamenti teatrali di Ghost in the Shell Arise e Persona 4) su copione di Jun’ichi Fujisaku (Ghost in the Shell: Stand Alone Complex, Blood-C, Appleseed XIII). Kentarō Fukuchi della Meiji University (Ghost in the Shell Arise stage production) si occuperà della tecnologia 3D, mentre Masahiko Inami dell’Università di Tokyo, figura di spicco della ricerca VR, sarà a capo della tecnologia VR della produzione.
I biglietti per l’evento potranno essere acquistati online attraverso il sito web ufficiale dello spettacolo, mentre le vendite al pubblico inizieranno il 20 giugno.
Con il termine Noh, che deriva dal cino- giapponese Noh o Nogaku, si indica una forma di rappresentazione teatrale in voga in Giappone nel XIV secolo. Teatro fatto di musica classica e la particolarità di avere uomini mascherati in ruoli sia maschili che femminili, un po’ come succedeva per il teatro di Shakespeare. Per tradizione la performance Noh dura l’intera giornata e si divide in cinque momenti teatrali che vengono intervallati da pezzi Kyogen, una forma di teatro comico. Questo per quanto concerne lo schema originario. Attualmente invece le performance Noh vengono costruite intorno a due soli momenti teatrali con un momento divertente (il Kyogen) tra il primo e il secondo momento Noh.
Le performance Noh sono codificate e regolamentate dal Sistema Iemoto, ovvero un sistema di usanze che si tramandano, un po’ come la cerimonia del tè. Alcuni teatranti però rivedono spesso le storie originali e le miscelano per creare elementi innovativi. Alcune storie non trovano quindi riscontro totalmente negli originali e tradizionali schemi giapponesi delle origini. Spesso si è cercato di miscelare le storie originali Noh con il teatro contemporaneo o con forme teatrali non giapponesi.
Fonti consultate: AnimeNewsNetwork, Marco Togni.