In attesa della release nipponica di Earwig e la strega (Aya to Majo), primo lungometraggio prodotto da Studio Ghibli a fare uso della grafica computerizzata, vale la pena ricordare come il celebre studio di animazione giapponese non sia nuovo a incursioni nel mondo della grafica computerizzata: risale, infatti, al 2012 l’apocalittico Giant God Warrior Appears in Tokyo (Kyoshinhei Tōkyō ni Arawaru), cortometraggio fantascientifico live action diretto da Shinji Higuchi, sceneggiato da Hideaki Anno e prodotto da Toshio Suzuki per Studio Ghibli.
Nel filmato, della durata di circa 10 minuti, è possibile ammirare in movimento la replica in 3D del gigantesco guerriero invincibile, mostruosa creatura apparsa in Nausicaä della Valle del vento, il cui design è stato curato dallo stesso Hayao Miyazaki.
Sembra una giornata normale nella frenetica Tokyo, una giornata come tante altre: il traffico fluisce caoticamente lungo la rete stradale, la popolazione vaga per le vie armeggiando con tablet e cellulari, del tutto ignara del pericolo che incombe imminente sulle loro teste. Nell’indifferenza generale fra i monumentali grattacieli edochiani inizia a delinearsi la figura di un gigantesco meccanoide intenzionato, una volta sceso a terra, a cambiare per sempre il volto della metropoli.
Lo spettacolare esperimento in grafica computerizzata anticipò la proiezione nelle sale cinematografiche giapponesi di Evangelion: 3.0 You Can (Not) Advance., secondo film della tetralogia cinematografica Rebuild of Evangelion basata sull’originale serie anime Neon Genesis Evangelion, il cui capitolo conclusivo è stato posticipato a data da destinarsi a causa dell’emergenza Covid-19.