Weekly Logistics News ha recentemente riferito di un responsabile dei trasporti di Shizuoka, in Giappone, che ha criticato il fatto che i camion sembrano essere la causa principale degli incidenti mortali nei media come gli anime isekai, le serie TV e i film. Pur comprendendo l’importanza della libertà di espressione e di narrazione, i responsabili suggeriscono che l’uso predominante dei camion nella rappresentazione di tragici incidenti sta portando a idee sbagliate e a paure mal riposte nei confronti dei camion, rovinando la reputazione dell’industria logistica.
Secondo il responsabile dei trasporti, tutto si riduce a un messaggio subliminale. Secondo lui, poiché i media come gli anime e i manga sono consumati da varie fasce d’età, compresi i bambini, queste storie possono generare paura e avversione nei confronti dei camion reali e dei loro conducenti. Questo provoca discriminazione nei confronti delle organizzazioni di trasporto. A titolo di esempio, si cita il fenomeno delle mogli e dei genitori che “bloccano” i giovani uomini dall’essere assunti nel settore.
I netizen hanno espresso comprensione per la situazione del manager dei trasporti, ma non capiscono perché il genere isekai ricorra all’uso di camion per far fuori i personaggi. Un’auto ha meno probabilità di morire rispetto a un camion, e i treni seguono un percorso prestabilito e non sono così inclini agli incidenti. A molti giapponesi viene insegnato a evitare i camion di grandi dimensioni a causa del peso elevato che trasportano e della loro generale instabilità. Dal momento che i camion possono essere trovati su quasi tutte le strade, sembra naturale che vengano utilizzati come strumento di trama.
Per contrastare le opinioni negative sui camion, il manager dei trasporti di Shizuoka spera che i creatori di media prendano in considerazione la possibilità di dipingere l’industria dei trasporti sotto una luce migliore. Purtroppo, nonostante i tentativi di diverse aziende di trasporto di diffondere informazioni positive sugli autisti e sulla logistica, sembra che la discriminazione nei confronti dei camionisti rimanga un problema legittimo in Giappone.
Fonti consultate: Automaton.