Un gruppo di illustratori e vignettisti giapponesi chiede una legislazione che protegga le loro opere protette da copyright dall’uso inappropriato dell’intelligenza artificiale.
Mokume Momoji, un illustratore, e altri due membri del gruppo di circa 30 artisti hanno lanciato l’appello in una conferenza stampa giovedì 27 aprile.
Essi sottolineano che la maggior parte dei tipi di IA generativa che creano immagini raccolgono e copiano immagini senza l’autorizzazione dei titolari dei diritti d’autore e le utilizzano come dati per l’addestramento delle macchine.
Inoltre, si dice che esiste un problema dilagante di persone che utilizzano l’IA generativa per alterare le immagini online senza autorizzazione, pubblicando poi le versioni dell’IA come opere proprie.
I rappresentanti del gruppo affermano che in Giappone non c’è stato un dibattito sufficiente sulla necessità di una legislazione sullo sviluppo dell’IA e sulle questioni relative al copyright.
Vogliono che gli sviluppatori di IA generative che creano immagini ottengano l’autorizzazione dai detentori dei diritti d’autore prima di utilizzare il loro lavoro per addestrare i loro programmi.
Il gruppo sostiene inoltre che le immagini create dall’IA generativa dovrebbero essere chiaramente etichettate come tali e i loro creatori dovrebbero essere tenuti a pagare i diritti ai detentori del copyright degli originali.
Mokume sostiene che un gran numero di copie delle sue opere sono state diffuse online e questo è imperdonabile.
Il suo gruppo vuole che il governo giapponese protegga le attività creative e i diritti degli artisti.
Fonti consultate: NHK World. Immagine nell’articolo: 愛菜(Aina) (@AL_Aina1). Immagine di anteprima: Stmic | AIGirl_Photo (@AIGirl_Photo).