Natale nel segno dell’arte, ma anche della buona sorte: Go Nagai in persona, attraverso l’account Twitter della Nagai GO Ten Exhibition, rivolge ai suoi fan i più calorosi auguri di buone Feste, assicurando il massimo impegno votato alla realizzazione di nuovi, entusiasmanti, manga e dando loro appuntamento alla seconda parte della speciale mostra dedicata alle sue opere, che si terrà all’interno del Museo Reale Ueno di Tokyo nell’autunno del prossimo anno.
Nel selfie celebrativo che il celebre mangaka dedica ai suoi ammiratori è possibile notare la miniatura di una rana: poiché nell’agricoltura giapponese sono molto importanti i campi di riso coltivati con metodi di irrigazione a inondazione, la rana è simbolo di buona fortuna. La rana, inoltre, è da tempo un simbolo molto amato nella poesia e nell’arte (celebre, a tal proposito, è l’haiku del poeta nipponico Matsuo Bashō).
La Nagai GO Ten Exhibition si inserisce nell’ambito delle iniziative programmate da Dynamic Planning per celebrare i 50 anni come autore professionista del suo fondatore Go Nagai (il leggendario mangaka cominciò, infatti, la sua carriera artistica nel 1967, con la pubblicazione di Meakashi Porikiki, suo esordio a fumetti). Dopo l’ottimo riscontro di pubblico presso l’Osaka Culturarium Tempozan l’esposizione proseguirà a settembre 2019 all’interno del Museo Reale Ueno a Tokyo.
La mostra racconterà, attraverso illustrazioni originali, chine, bozzetti e memorabilia, il percorso artistico del creatore di Mazinga Z (capostipite del genere Super Robot), Devilman, Cutie Honey e dei numerosi eroi che hanno accompagnato almeno due generazioni giapponesi di lettori.
Nel corso dell’esibizione saranno visionabili oltre 600 tra manga originali e illustrazioni a colori che hanno caratterizzato la trionfale carriera di Go Nagai. Quattro le aree tematiche previste, suddivise per genere, ognuna ospitante materiali rimasti per anni inediti al pubblico: dalla macabra sezione dedicata a Devilman e alle opere horror del “papà” dell’uomo diavolo, allo spazio consacrato a Cutie Honey e alle sexy eroine del celebre mangaka, passando per produzioni più leggere e scanzonate come Omorai-kun e Kikkai-kun e concludendo in bellezza con i robot della trilogia Mazinger e il “tartassato” Grendizer Giga a fare da quarto incomodo.