Deadline riporta che un alto dirigente della Motion Picture Association (MPA) ha esortato i legislatori ad approvare una legislazione per il blocco dei siti di pirateria durante un’audizione tenutasi mercoledì 13 dicembre. L’udienza si è svolta davanti alla sottocommissione giudiziaria della Camera degli Stati Uniti per i tribunali, la proprietà intellettuale e Internet.
L’MPA propone una legislazione che imponga ai provider di Internet e agli intermediari terzi di bloccare l’accesso ai siti di pirateria su richiesta delle aziende produttrici di contenuti. Attualmente non è in discussione alcuna proposta di legge sul blocco dei siti.
In paesi come il Regno Unito, la Francia, l’Australia, la Spagna, la Danimarca e Singapore è già in vigore una legislazione che prevede il blocco dei siti su ordine del tribunale.
Karyn A. Temple, vicepresidente esecutivo senior e consigliere generale globale dell’MPA, ha spiegato che le ingiunzioni senza colpa non comporterebbero la citazione in giudizio dei siti che violano i diritti d’autore, ma chiederebbero ai fornitori di servizi Internet e ad altri intermediari di assumere un ruolo più attivo nel limitare l’accesso. Non sarebbero responsabili dei danni arrecati ai detentori del copyright.
Gli studi cinematografici hanno già tentato di portare avanti una legislazione simile, l’ultima delle quali, lo Stop Online Piracy Act (SOPA), risale a oltre dieci anni fa. All’epoca, il disegno di legge aveva suscitato notevoli polemiche, con le spinte dei provider di Internet e dell’opinione pubblica. La legge non passò.
Fonti consultate: Anime News Network.