Il primo giorno dell’anno 2024, la penisola di Noto in Giappone è stata scossa da un terremoto di magnitudo 7, che ha causato un incendio di grandi proporzioni nella città di Wajima, nella prefettura di Ishikawa. Tra le strutture colpite dal disastro c’è il Go Nagai Wonderland Museum, dedicato al celebre fumettista Gō Nagai, noto per aver creato personaggi iconici come Mazinger Z, Devilman e Cutie Honey.
Il museo, inaugurato il 25 aprile 2009, era un punto di riferimento culturale e turistico, non solo per gli appassionati di manga e anime, ma anche per la comunità locale, che vedeva nell’istituzione un simbolo di vitalità e di promozione turistica. La struttura era stata realizzata con il sostegno di Dynamic Production e altre società correlate, e si trovava in una zona storica di Wajima, famosa per il mercato mattutino con una storia millenaria e per la tradizionale laccatura “Wajima-nuri”.
Gō Nagai, nato a Wajima il 6 settembre 1945, ha espresso profondo dolore per la situazione della sua città natale, colpita dal sisma. Sebbene al momento del terremoto si trovasse a Tokyo, il maestro ha seguito con apprensione le notizie relative al disastro, preoccupato per le condizioni della sua terra e dei suoi concittadini.
La Dynamic Production, in una dichiarazione ufficiale, ha invitato il pubblico a pazientare per ulteriori aggiornamenti sulla situazione del museo, sottolineando l’importanza di dare priorità alla sicurezza e alle misure di emergenza per la popolazione locale. La società ha inoltre comunicato di aver limitato i contatti diretti con la città di Wajima per non interferire con le operazioni di soccorso in corso.
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Il museo, prima della tragedia, offriva ai visitatori un’immersione nell’universo creativo di Gō Nagai, con esposizioni di illustrazioni originali e una statua in grande scala di Mazinger Z, oltre a servizi di biblioteca e vendita di souvenir. Era stato selezionato come uno dei “88 luoghi sacri dell’anime” da visitare in Giappone.
La perdita del Go Nagai Wonderland Museum rappresenta un duro colpo per la comunità di Wajima e per gli amanti della cultura pop giapponese in tutto il mondo. Il terremoto e l’incendio che ne è seguito hanno non solo distrutto un patrimonio culturale, ma hanno anche minacciato l’eredità e la memoria di uno dei più grandi artisti del manga giapponese.