Debuttava l’11 maggio del 1987, sulle pagine della rivista giapponese Weekly Shōnen Jump di Shūeisha, la serie a fumetti God Sider del mangaka Maki Kouji.
Completamente inedito in Occidente, il battle shōnen di Maki Kouji segue le vicende del giovane semidio Reiki Kikoku, impegnato con i suoi compagni di battaglia God Sider a ricacciare nelle viscere della Terra il subdolo Satana evocato dai Devil Sider, bramoso di controllare l’intero universo dopo la sconfitta patita nella guerra di armageddon.
Dagli esoterici templi del monte Kōya di Osaka, passando per il labirintico Grand Canyon fino a un’infernale Tokyo contemporanea, il manga di Kouji mette in scena un’intensa successione di sanguinosi combattimenti basati sui poteri mistici e sulle affilate armi bianche degli iconici appartenenti alle due fazioni nemiche (dei e demoni), prendendo in prestito alcuni spunti da Saint Seya di Masami Kurumada e mimando il dettagliato tratto di Tetsuo Hara ammirato in Hokuto no Ken (per il quale Kouji fu assistente).
Le bellissime tavole di Maki Kouji grondano sangue da ogni vignetta: ripugnanti mutilazioni, demoniache mutazioni, gore esagerato e un ricercato dinamismo, sono le costanti di una storia ben congegnata che si estende attraverso tre archi narrativi sempre più intensi, dove la lotta tra le dieci divinità combattenti e i luogotenenti di Satana si sussegue senza sosta fino all’apocalittico scontro finale.
Il manga di Maki Kouji ha generato due spin-off e una serie parallela: Godsider Saga – Shinma Sangokushi (2011), Kikoku Ninden Reiga (2003) e Godsider Second (2004).
Raccolto da Shūeisha in otto volumi tra il 1988 e il 1989, per un totale di 78 capitoli, Godsider è stato pubblicato digitalmente in lingua inglese da Media Do International/Beaglee dal 7 novembre 2017, edizione dalla quale sono tratte le tavole che mi mostriamo in questo articolo.