L’orchestra sinfonica della Rai ha regalato al pubblico un momento straordinario, eseguendo la celebre sigla italiana di Goldrake, “Ufo Robot”, nel corso di un concerto celebrativo per i cento anni dalla nascita della radio e i settant’anni della televisione in Italia. La composizione originale di Vince Tempera, Luigi Albertelli e Ares Tavolazzi, simbolo di un’intera generazione, è stata riproposta in una veste orchestrale che ha emozionato gli spettatori. L’evento, tenutosi nel 2024, ha messo in luce il valore iconico di questa melodia, parte integrante della cultura pop italiana grazie alla serie animata giapponese UFO Robot Grendizer, conosciuta nel nostro paese anche come Atlas Ufo Robot o semplicemente Goldrake.
La performance, che può essere rivista integralmente su Rai Play sotto il titolo “Ma che musica! – L’Orchestra Sinfonica della Rai festeggia i Cento Anni del Servizio Pubblico”, ha riaffermato il ruolo della musica nelle connessioni tra Italia e Giappone. L’orchestra Rai, che già nel 2014 aveva eseguito il brano durante un altro evento commemorativo, ha saputo reinterpretare la composizione con grande maestria, sottolineando l’eredità culturale di Goldrake, una delle prime serie anime a conquistare il pubblico italiano negli anni Settanta.
Non è la prima volta che la musica italiana celebra l’animazione giapponese. Un esempio altrettanto significativo è rappresentato dalla colonna sonora della prima serie di Capitan Harlock, ideata da Leiji Matsumoto, in cui l’ocarina, strumento musicale nato a Budrio, in provincia di Bologna, riveste un ruolo centrale. Il “Mayu Theme”, composto da Seiji Yokoyama, è un brano iconico eseguito più volte dal vivo, come nell’ambito del Budrio Ocarina Festival, dove l’Orchestra Giovanile BenTiVoglio diretta da Emiliano Bernagozzi ha offerto una performance memorabile.
Leiji Matsumoto, indimenticabile maestro dell’animazione giapponese, ha lasciato un’impronta profonda nel cuore del pubblico italiano. Nel 2019, durante una sua visita nel nostro paese, Vince Tempera compose “Ode a Matsumoto”, un tributo che avrebbe dovuto essere eseguito a Bologna ma che, a causa di problemi di salute dell’artista, non vide mai la luce nella sua forma originale. Il brano è comunque disponibile online, dove l’Orchestra Giovanile BenTiVoglio, sotto la guida di Bernagozzi, lo esegue con toccante sensibilità.
Questo intreccio tra cultura musicale italiana e animazione giapponese dimostra quanto le sigle e le colonne sonore abbiano avuto un ruolo fondamentale nel radicare l’immaginario anime in Italia, rendendo brani come “Ufo Robot” simboli intramontabili di un’epoca.
L’omaggio orchestrale a Goldrake assume un significato ancora più profondo alla luce dell’imminente arrivo di Grendizer U, la nuova serie animata dedicata al celebre robot creato da Gō Nagai. Questo atteso sequel, che riprende le avventure di Daisuke e del suo imponente mecha, sarà trasmesso in prima serata su Rai 2 dal 6 gennaio 2025, riportando sul piccolo schermo un’icona che ha segnato intere generazioni.
Grendizer U non rappresenta solo un’operazione nostalgica, ma anche un ponte tra passato e presente, unendo lo stile classico dell’animazione giapponese a tecnologie moderne e a nuove linee narrative. Con questa trasmissione, la Rai consolida ulteriormente il legame storico tra il nostro paese e l’universo anime, confermando come Goldrake, con le sue epiche battaglie e le sue melodie senza tempo, continui a occupare un posto speciale nell’immaginario collettivo italiano.