Per chi è nato negli anni ’70 e ’80, il nome di Goldrake evoca ricordi indelebili di pomeriggi passati davanti alla TV, rapiti dalle epiche battaglie del robot gigante contro le forze del male. L’anime, firmato dal genio di Gō Nagai, ha conquistato il cuore di milioni di spettatori in tutto il mondo, diventando un’icona della cultura pop e un simbolo dell’immaginario robotico giapponese.
A distanza di oltre 40 anni dal suo debutto, Goldrake torna a ruggire con Grendizer U, un reboot in salsa moderna prodotto dallo studio Gaina e trasmesso in Giappone dal 5 luglio 2024. I primi due episodi hanno già acceso gli animi dei fan, tra chi ha accolto con entusiasmo il ritorno del mitico robot e chi invece ha espresso perplessità di fronte a questa nuova interpretazione.
Un tuffo nel passato con un occhio al futuro
Grendizer U si presenta come un omaggio all’opera originale, riprendendone i temi principali e i personaggi iconici. Il protagonista, Actarus/Duke Freed, rimane un eroe coraggioso e altruista, pronto a difendere la Terra dalle minacce provenienti dallo spazio. Il suo fedele robot, Grendizer/Goldrake, sfoggia un design rinnovato che lo rende più snello e agile, pur mantenendo la sua imponenza e il suo fascino intramontabile.
Stile e character design: un ponte tra generazioni
Lo stile grafico di Grendizer U si discosta nettamente da quello dell’anime originale, abbracciando un tratto più moderno e dinamico, in linea con le produzioni anime odierne. L’animazione è fluida e spettacolare, soprattutto durante le scene di combattimento, che rappresentano uno dei punti di forza della serie. Le proporzioni dei robot sono più realistiche e le battaglie più spettacolari, con effetti visivi di grande impatto.
Anche il character design ha subito un’importante rivisitazione, con linee più snelle e proporzioni più realistiche. I personaggi disegnati da Yoshiyuki Sadamoto (Neon Genesis Evangelion), in particolare i protagonisti, hanno un aspetto più giovane rispetto all’anime originale, scelta che mira ad avvicinare il prodotto ad un pubblico moderno.
Anche il protagonista principale, Actarus, subisce una metamorfosi. Il principe di Fleed appare più umano e tormentato, alle prese con dubbi e incertezze che lo rendono più vicino e complesso rispetto al suo alter ego originale. La sua relazione con Sayaka e Koji assume un ruolo centrale, intrecciandosi con le vicende epiche che vedono contrapposti terrestri e Vega.
Tra critiche e plausi: le reazioni dei fan
L’accoglienza di Grendizer U è stata finora contrastante. I fan più nostalgici hanno apprezzato la fedeltà all’opera originale e la cura con cui sono stati riproposti i personaggi e le ambientazioni. Altri invece hanno criticato il character design, giudicandolo troppo moderno e poco rispettoso dell’immaginario classico e alcune scelte narrative che si discostano dalla storia originale.
In Italia, le reazioni sono state perlopiù positive, con molti fan che hanno apprezzato il coraggio di riproporre un mito come Goldrake in chiave moderna. L’interesse per la serie è alto, e la speranza è che Grendizer U riesca a conquistare anche le nuove generazioni, facendo conoscere loro la storia e i valori che hanno reso Goldrake un’icona intramontabile.
I primi due episodi di Grendizer U pongono le basi per una storia ricca di azione, avventura e colpi di scena. L’introduzione di nuovi personaggi e la presenza di misteri ancora da svelare lasciano presagire un’evoluzione narrativa interessante.
Non resta che attendere i prossimi episodi per scoprire come si svilupperà la storia e se Grendizer U riuscirà a raccogliere l’eredità del suo predecessore, conquistando il cuore dei fan di ieri e di oggi. Una cosa è certa: il ritorno di Goldrake è un evento che non poteva passare inosservato, e che riaccende la passione per uno dei robot più iconici della storia dell’animazione.