L’eredità di Hayao Miyazaki si arricchisce di un nuovo capitolo con l’esposizione della sua amata Citroën 2CV presso il Ghibli Park, nella prefettura di Aichi. La vettura, fedele compagna del celebre regista per decenni, verrà esposta a partire dal 29 gennaio, permettendo ai visitatori di ammirare un pezzo della vita personale dell’iconico cineasta.
L’auto, una 2CV blu pallido, non è solo un cimelio di grande valore sentimentale, ma anche un simbolo dell’immaginario di Miyazaki. Utilizzata per i suoi spostamenti quotidiani tra la casa nella prefettura di Saitama e l’atelier privato Nibariki, situato nei pressi dello Studio Ghibli a Mitaka, Tokyo, la vettura era così cara al regista da ispirare il nome stesso del suo studio personale, in riferimento alla denominazione francese “deux chevaux-vapeur”.
Un legame profondo tra autore e automobile
Miyazaki ha da sempre nutrito una passione per questo modello d’auto, tanto da includerlo nel suo primo lungometraggio, Lupin III: Il castello di Cagliostro, del 1979. Anche il figlio, Goro Miyazaki, ha voluto rendere omaggio a questa connessione inserendo una 2CV simile nel film in CGI Earwig e la strega, con una targa che richiama il nome di famiglia.
Nel 2022, all’età di 82 anni, Miyazaki ha scelto di separarsi dalla sua auto dopo aver rinunciato alla patente, in linea con le direttive governative che incoraggiano i conducenti anziani a smettere di guidare per motivi di sicurezza. Tuttavia, invece di lasciare la vettura in un garage o venderla, ha espresso il desiderio che fosse esposta nel Ghibli Park, permettendo a tutti di condividerne la storia.
La mostra intitolata “Hayao Miyazaki’s 2CV Story” racconterà il rapporto tra il regista e la sua automobile, a partire dal primo acquisto per accompagnare il figlio neonato all’asilo fino all’affetto crescente che lo ha legato per anni al piccolo veicolo. Per celebrare l’evento, il Ghibli Park ha scelto di rappresentare Porco Rosso al volante dell’auto in un’illustrazione promozionale, un dettaglio significativo dato che Miyazaki ha sempre avuto una particolare affinità con questo personaggio, tanto da soprannominare il proprio atelier “Butaya”, ovvero “Negozio di maiali”.
Mentre il regista intraprende un nuovo capitolo della sua vita, la sua Citroën 2CV inizia il proprio viaggio come parte integrante dell’universo Ghibli, regalando ai visitatori un’ulteriore testimonianza della magia e del cuore che animano il mondo di Miyazaki.
Fonti consultate: SoraNews24.