Il mese scorso il Consiglio per l’Educazione della Prefettura di Hiroshima ha annunciato la rimozione del manga Gen di Hiroshima (Hadashi no Gen) di Keiji Nakazawa dal materiale del Programma di Educazione alla Pace rivolto agli studenti delle scuole elementari e medie. Il manga faceva parte del programma dal 2013.
Il Consiglio ha iniziato a rivalutare i contenuti del programma quattro anni fa. Ha riscontrato che gli insegnanti spesso citavano difficoltà a spiegare il contesto delle scene del manga durante il limitato tempo di lezione. Il manga sarà sostituito da foto contemporanee del prima e del dopo della famiglia di una donna colpita dalla bomba atomica.
Alcuni membri del pubblico hanno contestato la decisione. Mercoledì scorso, il consiglio ha ricevuto una petizione online firmata da 55.065 persone che chiedevano di ritirare la rimozione del manga. La petizione ha guadagnato slancio online in seguito alle notizie diffuse dai media, secondo le quali il motivo della rimozione del manga era che la sua rappresentazione di un ragazzo affamato che ruba il pesce per sopravvivere avrebbe potuto “causare malintesi”.
D’altra parte, giovedì un gruppo di professionisti dell’educazione ha presentato al consiglio un documento in cui si esprimeva approvazione per la decisione. Il documento spiegava che i manga sono considerati difficili da insegnare perché le situazioni rappresentate nelle storie non corrispondono alla realtà attuale dei bambini e gli insegnanti sono quindi obbligati a spiegare il contesto individuale.
Nakazawa è nato a Hiroshima nel 1939. All’età di 6 anni è sopravvissuto al bombardamento di Hiroshima del 1945 e alla perdita della maggior parte della sua famiglia: il padre, la sorella maggiore, il fratello minore e la sorella minore. Solo lui, sua madre e i due fratelli che non erano in casa sono sopravvissuti.
Dal 1973 al 1985 ha disegnato Gen di Hiroshima, basato sulle sue esperienze durante il bombardamento e sulla sua lotta per sopravvivere nel periodo successivo. I 10 volumi di Gen di Hiroshima hanno venduto oltre 10 milioni di copie e sono stati tradotti in inglese, russo, coreano, italiano e molte altre lingue.
L’edizione italiana del fumetto è stata pubblicata in quattro volumi tra il 1999 e il 2001 dalla Panini Comics. Una nuova edizione in tre albi è stata pubblicata da parte di 001 Edizioni.
Il fumetto ha avuto tre adattamenti cinematografici tra il 1976 e il 1980; due film d’animazione rispettivamente nel 1983 e 1986 ed infine nel 2007 ne è stato tratto un dorama, ovvero una miniserie televisiva in due episodi mandati in onda da Fuji TV.
La lettura del manga in classe è stato contestato in passato. Nel 2012, un gruppo chiamato “Atomic Bomb Survivors Seeking Peace and Security” (sopravvissuti alla bomba atomica che cercano pace e sicurezza) ha presentato una petizione al Consiglio scolastico della prefettura di Hiroshima per interrompere l’uso del manga. Nella petizione il gruppo affermava che il manga offre una “rappresentazione unilaterale” e aggiungeva che è “importante scegliere materiali neutrali dal punto di vista politico e ideologico” per gli studi sulla pace. Il Consiglio ha dichiarato di aver accettato la petizione del gruppo come “un punto di vista”.
Fonti consultate: Anime News Network.