A partire dal 29 maggio 2019 J-POP Manga distribuirà in tutte le librerie e fumetterie della Penisola, Il diario della mia scomparsa, memoir del maestro Hideo Azuma, mangaka che ha dato vita agli storici personaggi di Olympus no Pollon (Pollon) e Nanako SOS (Nanà Supergirl), poi diventati anime di successo.
Negli anni Ottanta, all’apice del successo, Azuma scelse volontariamente una vita da senzatetto, trascorrendo le giornate tra bevute e lavoretti saltuari, dimenticato da tutti, nonostante la fama delle sue opere.
Ne Il diario della mia scomparsa l’autore ripercorre le tappe della sua depressione e illustra i suoi “giorni matti”: l’improvvisa sparizione e il tentato suicidio, la vita da clochard e quella da operaio, l’alcolismo e il ricovero forzato in ospedale. Un racconto autobiografico che rivela, con peculiare ironia, il lato più nascosto non solo della sua vita, ma di quella, più in generale, del fumettista.
“Se si riesce a superare la fame e il freddo”, spiega il sensei nell’intervista rilasciata in esclusiva per i lettori e pubblicata nell’edizione italiana del volume, “la vita da senzatetto è piena di momenti piacevoli, visto che si è completamente liberi e non si hanno obblighi né limitazioni”.
È da questa esperienza estrema che è nata l’opera Il diario della mia scomparsa: un racconto a fumetti toccante e sincero che non fa sconti all’umanità.
“La storia personale di Hideo Azuma”, svela Jacopo Costa Buranelli, direttore letterario di J-POP Manga, “è una delle poche cronache del lato oscuro che attanaglia e imprigiona il mondo del fumetto e del manga. Raccontata con uno stile unico, anticonformista e volutamente dissonante con il dramma della vicenda, questa storia di depressione e alcolismo ci dona uno spaccato unico di come possa essere dura la vita di un mangaka (anche di successo) e di come la società giapponese possa essere spietata con chi rimane indietro a livello emotivo e con chi ha difficoltà a stare al passo di meccanismi produttivi disumani. Il male di vivere che non trova voce nel tragico, bensì nel nonsense e nella commedia della quotidianità”.
“La realtà per me era così dura”, racconta Azuma, “che a un certo punto decisi di rifugiarmi nell’alcool. Divenire un alcolizzato, con tanto di ricovero in ospedale, fu comunque un’esperienza preziosa, anche se tutt’ora non riesco a liberarmi da questo “male di vivere”.
Hideo Azuma è sempre onesto con i suoi lettori: “bisogna cercare di non giudicarsi in maniera troppo severa”, afferma. “La normalità non ostacola in alcun modo il processo creativo, ma bisogna anche cercare di non mentire a sé stessi affermando di essere persone ordinarie”.
Il manga di Hideo Azuma si è aggiudicato l’Osamu Tezuka Cultural Grand Prize nel 1997 e il Seiun Award nel 2006 come miglior opera di saggistica.
Il diario della mia scomparsa (volume unico)
Autore: Hideo Azuma
Formato: 15 cm x 21 cm, brossurato con sovraccoperta
Pagine: 264 in bianco e nero
Prezzo: 12,90 €
Disponibile dal: 29 maggio 2019
Chi è Hideo Azuma
Nato il 6 febbraio 1950 nell’Hokkaido, si trasferisce a Tokyo come assistente del mangaka Rentaro Itai, debuttando poi nel 1969. Realizzerà svariate opere a fumetti soprattutto di genere nonsense, sci-fi e sexy come Futari to gonin (Due ragazzi e cinque vicine di casa), Yakekuso tenshi (Un angelo disperato), Parallel kyoshitsu (La pazza aula parallela), Methyl-Metaphysik e Fujori nikki (Diario assurdo) con cui, nel 1979, vincerà il premio Seiun come miglior manga di fantascienza, riconoscimento che siglerà l’ascesa professionale di Azuma nel mondo del fumetto. Le sue opere più famose sono Nanako SOS e Olympus no Pollon che hanno goduto anche di trasposizioni animate, trasmesse nel 1983 anche in Italia con i rispettivi titoli di Nanà Supergirl e C’era una volta… Pollon.