Un’analisi dell’evoluzione della parola giapponese “otaku” ha recentemente attirato l’attenzione degli utenti, sorpresi dal grado di cambiamento della connotazione della parola nel tempo. L’analisi è stata effettuata nel corso di una lezione nell’ambito di un programma volto ad appassionare gli studenti delle scuole elementari e medie giapponesi allo studio della lingua e della linguistica e consisteva nell’analizzare le diverse definizioni della parola “otaku” contenute nei dizionari. La direzione positiva in cui il termine si è evoluto è stata accolta con favore da molti, ma allo stesso tempo coloro che si identificano con la precedente definizione della parola non sembrano propensi ad accogliere il cambiamento.
L’argomento è stato portato all’attenzione del pubblico quando un utente di X (ex Twitter) ha condiviso un resoconto della lezione di lingua citata, commentando: “Wow!!! Questo mostra chiaramente come l’immagine della parola ‘otaku’ sia stata completamente trasformata. E dalle reazioni degli studenti, è doppiamente sorprendente vedere che il modo in cui il significato elencato nel dizionario è cambiato riflette completamente questa trasformazione”.
La lezione è stata condotta dalla dottoressa Wakako Kashino, redattrice dell’ottava edizione del dizionario giapponese Iwanami, un dizionario giapponese importante per il modo in cui segue i cambiamenti della lingua nell’ultimo secolo. Durante la lezione, gli studenti hanno letto la definizione della parola otaku dalla precedente settima edizione del dizionario. La settima edizione definiva un otaku come “una persona che si isola nel suo mondo ristretto, orientato agli hobby, ed evita l’interazione sociale con gli altri”. Dopo aver appreso la definizione, gli studenti sono rimasti piuttosto sorpresi e molti sono apparsi un po’ delusi nell’apprendere le connotazioni negative attribuite al termine. Poi gli studenti hanno confrontato la definizione con la descrizione dell’ultima edizione del dizionario, l’ottava, che definisce un otaku come “una persona che ama profondamente uno specifico campo di hobby, possiede e colleziona conoscenze o oggetti relativi a quel campo, e compie azioni al di là della media”. Secondo il rapporto, gli studenti si sono dimostrati più entusiasti e ricettivi nei confronti della nuova definizione.
La definizione della settima edizione sembrava ritrarre la natura dell’otaku in una luce negativa, concentrandosi sulla solitudine e sul comportamento asociale, mentre l’ultima definizione sembra riflettere una percezione significativamente più positiva, sottolineando la passione e la devozione. Molti utenti online sono rimasti sorpresi dal fatto che la definizione del termine sia cambiata in modo così significativo. Un utente ha commentato: “Otaku. Ho l’impressione che questo termine sia completamente cambiato negli ultimi 15-20 anni. Penso anche che sia piuttosto raro vedere una parola cambiare così rapidamente il suo significato in un arco di tempo così breve”. La settima edizione del dizionario è stata pubblicata nel 2011, mentre l’attuale ottava edizione è stata pubblicata nel 2019. Sembra che l’immagine dell’otaku stia cambiando per alcuni negli ultimi anni. Un altro utente scrive: “Sono così felice che il mondo sia diventato un posto dove non è più imbarazzante ammettere apertamente di essere un otaku”.
Gli otaku sono stati spesso stereotipati come persone solitarie e iperfissate sui loro rispettivi interessi. Inoltre, l’immagine fisica stereotipata degli otaku potrebbe non essere molto migliore, essendo generalmente descritta come “trasandata”. Se quest’immagine sia davvero scomparsa può essere messo in discussione, dato che anche all’inizio di quest’anno, nelle pubblicità di un’app di incontri mirata agli otaku, le immagini generate dall’intelligenza artificiale degli otaku maschi sembravano essere in linea con le rappresentazioni stereotipate.
Sebbene la nuova definizione di otaku possa essere più positiva, alcuni utenti hanno messo in dubbio che la descrizione definisca accuratamente cosa significhi essere un otaku. Un utente ha commentato: “Quando diventa troppo positiva, diventa difficile usare ‘otaku’ come umorismo autoironico, haha”. Un altro utente ha dichiarato: “Tutti sono otaku della settima edizione”. Inoltre, molti altri utenti hanno scritto che potrebbero dover smettere di chiamarsi otaku a causa del nuovo significato. Sembra che alcuni otaku che si identificavano maggiormente con la precedente definizione del termine possano sentire una perdita di identità con la definizione attuale, come ha commentato un utente autoproclamatosi otaku: “Vorrei che gli otaku rimanessero introversi…”. Altri utenti si sono chiesti cosa ne sarebbe stato di coloro che si identificavano maggiormente con la vecchia definizione, come un utente ha chiesto: “Allora, come dovrebbero essere chiamati gli otaku originali?”.
Gli individui che si sono identificati come otaku in entrambe le versioni, nuova o vecchia, sembrano aver visto la definizione attuale del dizionario come una rappresentazione relativamente più positiva. Sebbene la parola otaku stia perdendo la sua accezione negativa e stia diventando più mainstream, sono spuntati nuovi termini che la sostituiscono, come “inkyara”, usato per descrivere individui introversi e cupi (in contrapposizione a youkyara, gli estroversi “normies”) e persino termini come “chi-gyu” (lett. cheese beef bowl), originato da un meme giapponese di un uomo dall’aspetto otaku che ordina fast food al formaggio. L’evoluzione delle parole al passo con i tempi può essere inevitabile, dato che la società e i suoi punti di vista sono in continua evoluzione. Con l’aggiunta di Internet che accelera la velocità con cui le parole acquistano e perdono significato, è possibile che l’otaku abbia un’immagine completamente nuova tra altri otto anni.
Fonti consultate: Automaton. Immagine di anteprima: Patrick Galbraith via Geek of Oz.