Clouded Leopard Entertainment in collaborazione con Shueisha Games ha lanciato in digitale per PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch e PC (Steam), l’action RPG Oni: Road to be the Mightiest Oni (Oni: La strada per diventare l’Oni più potente). Si tratta della prima produzione dello studio emergente Kenei Design, nonostante sia composto da veterani del settore, tra cui il leggendario Hironobu Sakaguchi, creatore della serie di videogiochi Final Fantasy e Masami Yamamoto, che ha lavorato come produttore per Bloodborne e Tenchu: Stealth Assassins.
In Oni: Road to be the Mightiest Oni, il giocatore assume il ruolo di Kuuta, l’unico demone sopravvissuto a una terribile battaglia contro il terribile Momotarō, un demone dalle sembianze umane. In cerca di vendetta, dopo essere dovuto fuggire dall’isola di Onigashima, Kuuta cercherà di diventare l’Oni più potente combattendo contro altri demoni erranti in una serie di missioni e prove che gli permetteranno di acquisire nuovi poteri. Kuuta ha l’obiettivo di assorbire le anime degli orchi sconfitti da Momotarō per aumentare la sua forza e vendicarsi dell’eroe che ha sterminato gli Oni.
In Oni: Road to be the Mightiest Oni, sono presenti appunti sparsi sull’isola di Kisejima che approfondiscono la trama del gioco. In lontananza si può vedere la sagoma di Onigashima, con le sue caratteristiche corna, simile a come era rappresentata in Ōkami. Ci sono anche alcuni personaggi secondari, come Kazemaru, lo spirito del vento che aiuta Kuuta durante le sue battaglie, e Zenisuke, un mercante che usa i funghi come valuta. Kanna, una misteriosa ragazza che vive sull’isola, è presente anche lei, ma la mancanza di sviluppo dei personaggi e delle loro interazioni fa sì che i legami tra Kuuta e i comprimari sembrino poco convincenti.
Le prove che Kuuta deve superare in Oni: Road to be the Mightiest Oni costituiscono il nucleo centrale del gioco e servono a far raggiungere al protagonista una forza sufficiente per affrontare Momotarō. Ogni parte dell’isola presenta diverse battaglie che devono essere superate per accedere alla successiva, tuttavia, la suddivisione del territorio è implementata in modo poco convincente, poiché limita la libertà di esplorazione con muri invisibili. Le battaglie iniziano con gli spiriti degli Oni, che, seppur con un aspetto identico a quello di Kuuta con alcune differenze cromatiche, presentano design originali e interessanti, soprattutto nei combattimenti contro i boss, ispirati alle creature del folklore giapponese (tra cui, per citarne uno, i Komainu, noti anche ai fan di Final Fantasy X).
In Oni: Road to be the Mightiest Oni, il personaggio principale, Kuuta, utilizza una clava nelle sue battaglie contro i nemici. Dopo aver sconfitto un avversario, è necessario distruggere e assorbire la sua anima prima che ritorni nel suo corpo e lo riporti in vita. Tenendo premuto il tasto d’attacco, Kuuta esegue un attacco rotante molto utile nelle situazioni più difficili. Inoltre, sgorgando energia da una barra apposita, Kuuta può eseguire un attacco speciale con effetti diversi a seconda della scelta del giocatore. La collaborazione con il personaggio controllabile Kazemaru è essenziale: lo spirito del vento ha il potere di assorbire le anime dei nemici, ma consuma il vigore della barra dell’energia. Tuttavia, quando ci sono molti nemici a schermo, le situazioni diventano caotiche e le animazioni rigide di Kuuta rendono difficile mantenere il controllo dei personaggi, soprattutto con la visuale dall’alto quando si affrontano orde di nemici. La grafica del gioco è riconoscibile e ha un forte sapore giapponese. Anche se Kuuta è simpatico da guardare, il suo movimento durante i combattimenti potrebbe non essere altrettanto piacevole. Per completare il gioco, sono necessarie circa dodici ore.
Per superare le varie sfide presenti in Oni: Road to be the Mightiest Oni, è necessario raccogliere i cuori, ottenuti avendo collezionato le 56 anime sparse per tutta l’isola. Kazemaru, il personaggio controllabile, sarà di aiuto nel rintracciare gli spiriti, poiché sulla sua testa si accenderà una fiammella quando l’anima si troverà nei paraggi e nascosta nell’ambiente circostante. Tuttavia, durante la raccolta degli spiriti, si rischia di essere inseguiti da Kuron, un mostro tondo con grandi denti dalle quali bisogna scappare. Questo processo diventa molto ripetitivo e privo di sfumature interessanti, rendendo addirittura noiosa la raccolta degli spiriti, uno dei momenti peggiori del gioco dal punto di vista del divertimento.
Purtroppo, anche dal punto di vista artistico, Oni: Road to be the Mightiest Oni non è all’altezza. Sebbene i personaggi siano stati disegnati con cura, questo non si può dire per l’isola di Kisejima, che appare poco ispirata e poco diversificata nelle ambientazioni con una scarsa scelta nei colori. Sulla console PlayStation 5, il gioco presenta diversi problemi tecnici, tra cui un pop-in frequente delle texture delle superfici e delle ombre, oltre a bug vari, come scrigni che volano. L’impressione è che Oni: Road to be the Mightiest Oni non sia stato sviluppato del tutto, rimanendo solo un prototipo incompiuto. Infatti, l’isola di Kosejima è priva di quegli accorgimenti in grado di nascondere eventuali limitazioni produttive e risulta a tratti vuota e poco dettagliata.
La traduzione incompleta in lingua italiana non aiuta l’esperienza di gioco in Oni: Road to be the Mightiest Oni. È strano raccogliere funghi e leggere “Got Mushrooms” a schermo, ma poi leggere la loro descrizione in lingua italiana. Lo stesso accade per i testi alla fine di ogni battaglia, dove si legge “Mission Completed” con i tempi di completamento e altri parametri ancora in inglese. Anche a livello musicale, ci sono problemi: la ballata ascoltata nella prima parte dell’isola sembra fuori luogo, con sonorità occidentali e una voce maschile che canta in inglese, non adatto all’ambientazione del gioco. Inoltre, la canzone si interrompe e riparte ad ogni battaglia o interazione con gli elementi dello scenario, diventando fastidiosamente ripetitiva. Kenei Design avrebbe dovuto prestare maggiore attenzione alla localizzazione per una migliore esperienza di gioco per tutti gli utenti.
Sebbene ci siano alcune sequenze di spicco che fanno venire voglia di vedere la fine dell’avventura, Oni: Road to be the Mightiest Oni non riesce a convincere nel tempo. La gestione del gioco può risultare a tratti traballante, le missioni e le prove sono ripetitive, così come la musica durante le fasi di esplorazione e tutto ciò può portare a una certa noia. Tuttavia, il gioco riesce ad intrattenere per qualche ora grazie ai suoi personaggi accattivanti e al suo gameplay asimmetrico, curioso ma piacevole da giocare, anche se con qualche difetto. La mancanza di ottimizzazione sui numerosi bug riscontrati e la localizzazione italiana molto mediocre rendono l’esperienza piuttosto fragile al momento di questa recensione.
Oni: Road to be the Mightiest Oni è in vendita in digitale su PlayStation Store, Nintendo eShop e PC via Steam al prezzo di 29,99 €. Le edizioni fisiche del gioco per PlayStation 5, PlayStation 4 e Nintendo Switch saranno pubblicate in Europa da Red Art Games il 30 giugno.
