Il mercato dei video online in Giappone si prepara a una significativa espansione, con un tasso di crescita annuo composto (CAGR) del 7% previsto per i prossimi cinque anni. Secondo l’ultimo rapporto pubblicato da Media Partners Asia (MPA), si stima che entro il 2029 il video online rappresenterà il 45% dei ricavi totali derivanti dallo schermo, una quota rilevante rispetto al 35% del 2024. Il settore dei contenuti video online, dunque, raggiungerà un valore di 15,3 miliardi di dollari, contribuendo alla crescita complessiva dei ricavi del comparto video giapponese, che saliranno da 31,8 miliardi di dollari nel 2024 a 34,1 miliardi di dollari nel 2029.
Nel segmento online, i video generati dagli utenti (UGC), trainati da YouTube, continueranno a rappresentare la fetta principale del mercato, seguiti dai servizi di streaming a pagamento (SVOD) come Netflix, Prime Video e U-Next, e dall’AVOD premium, con TVer in posizione di leadership. Particolarmente dinamico è il settore degli anime, che contribuisce al 36% dell’interesse nella categoria VOD premium, dato che riflette una vivace domanda interna per questo genere. La monetizzazione degli anime giapponesi, distribuiti tramite TV, piattaforme di streaming e cinema, ha raggiunto i 2,5 miliardi di dollari nel 2023, attestandosi a oltre l’8% dei ricavi totali dell’industria cinematografica giapponese.
Lo streaming ha affermato il proprio ruolo di principale canale di distribuzione per gli anime, costituendo circa metà dei ricavi generati, seguito dalla televisione con una quota del 27%. Nei primi nove mesi del 2024, i 200 principali titoli sulle piattaforme SVOD giapponesi sono stati dominati dagli anime, con 117 titoli provenienti da noti franchise e serie longeve prodotte da studi come TMS Entertainment, TBS e Aniplex. Gli studi occidentali, soprattutto americani e britannici, contribuiscono anch’essi alla domanda su SVOD con produzioni di WBD, Paramount, Disney e Sony.
Il direttore esecutivo di MPA, Vivek Couto, ha sottolineato il ruolo centrale della tecnologia a banda larga nel sostenere questa espansione, con una penetrazione della fibra ottica all’82% e il raggiungimento del 51% di penetrazione della TV connessa entro il 2029. Il mercato è ulteriormente rafforzato dalla collaborazione tra Netflix, Prime Video e il player locale U-Next, che guideranno la monetizzazione dei servizi SVOD, mentre Disney+ manterrà il quarto posto, e Max incrementerà la sua presenza attraverso partnership B2B con U-Next e potenziali lanci diretti ai consumatori.
Nel segmento AVOD premium, TVer, gestito dalle principali emittenti locali, consoliderà la propria posizione, supportato dalla forte monetizzazione tramite TV connesse (CTV). Infine, il mercato cinematografico giapponese ha registrato una ripresa con un numero di uscite che ha raggiunto i livelli pre-Covid, e una preferenza nazionale che premia i film locali, responsabili di circa il 70% degli incassi totali del box office giapponese.
In conclusione, l’industria video giapponese si muove verso una fase di crescita continua e diversificazione, con gli anime e lo streaming come protagonisti di un panorama in evoluzione, sostenuto dalla diffusione delle infrastrutture digitali e da un’offerta di contenuti sempre più ampia e diversificata.
Fonti consultate: Media Partner Asia.