Il governo giapponese ha rivelato che intende estendere l’attuale dichiarazione dello stato di emergenza per un altro mese nelle prefetture di Tokyo, Osaka, Hyogo, Kyoto, Aichi, Fukuoka, Gifu, Saitama, Kanagawa e Chiba. L’attuale stato di emergenza, in vigore fino a domenica 7 febbraio, potrebbe essere prorogato fino al 7 marzo.

Pendolari su una scala mobile in una stazione ferroviaria di Tokyo la scorsa settimana (foto AFP-JIJI).
Il numero delle positività di Covid-19 a Tokyo ha mostrato una riduzione da inizio gennaio ma l’andamento delle ultime settimane preoccupa ancora le autorità, mentre la percentuale di persone anziane che hanno contratto la malattia è in aumento. Il ministro incaricato per la gestione dell’Emergenza sanitaria, Yasutoshi Nishimura, riferendo in parlamento, ha spiegato che l’esecutivo prenderà una decisione a breve, confermando le criticità del sistema ospedaliero, in particolare la cura dei pazienti che presentano gravi sintomi. La decisione su una possibile estensione dello stato di emergenza, ha continuato Nishimura, dipenderà in gran parte dal mantenimento di un livello di efficienza adeguato del servizio sanitario in relazione con l’aumento costante dei casi.
Il governo ha intenzione di dichiarare ufficialmente il prolungamento dello stato di emergenza nella giornata di martedì, dopo aver ascoltato le opinioni di un gruppo di esperti.
Le attuali restrizioni in Giappone non equivalgono a un lockdown sullo stile di quelle europee annunciate all’apice dell’emergenza sanitaria. Alla popolazione viene richiesto un livello di cooperazione adeguato, cercando di limitare le uscite ai servizi essenziali; le aziende vengono esortate a incentivare il lavoro da casa fino a coinvolgere il 70% dei dipendenti e i ristoranti e i bar devono smettere di servire alcol alle 19:00, anticipando la chiusura alle 20:00. A oggi, a livello nazionale il numero dei contagi di Covid-19 in Giappone si assesta a 372.333, con 5.298 morti accertate.
Delle 11 prefetture interessate dallo stato di emergenza sanitario dichiarato a gennaio, solamente Tochigi, a nord di Tokyo, cesserà le criticità.
Fonte: Ansa.