La campagna vaccinale giapponese per la prevenzione del Covid-19, sin dal suo inizio, è stata contraddistinta da lentezza e ritardi. A metà febbraio si era cominciato con l’immunizzazione degli operatori sanitari, mesi in ritardo rispetto a molti altri Paesi. Le lungaggini sono state causate dall’esigenza di test clinici aggiuntivi richiesti per i sieri sviluppati all’estero. Le vaccinazioni per gli anziani sono state aperte solo a metà aprile e, come se non bastasse, sono state rallentate dalle incertezze di forniture e distribuzione, problemi tecnici nelle procedure di prenotazione e carenza di operatori sanitari da impiegare per effettuare le iniezioni. A partire da maggio, l’offerta è aumentata e, nonostante le precedenti aspettative di esitazione generalizzata della popolazione, gli anziani, spaventati dalla possibilità di contrarre il Covid, si sono affrettati a farsi vaccinare. Dal 24 maggio, il Giappone ha aperto siti di vaccinazione gestiti da militari a Tokyo e Osaka, mentre le amministrazioni locali hanno istituito decine di migliaia di centri sparsi sul territorio.
Nonostante il potenziamento della campagna vaccinale, il numero di infezioni è decisamente aumentato. Tokyo, in particolare, è stata recentemente colpita duramente dal Covid-19, con una media di oltre 4.000 nuovi casi al giorno solo nell’ultima settimana. Alla fine di giugno, secondo quanto riportato dai media, meno del 9% della popolazione della capitale nipponica aveva ricevuto entrambe le dosi del vaccino.
Per incentivare la somministrazione del siero, il governo metropolitano di Tokyo ha lanciato un’originale campagna di sensibilizzazione che permetterà ai vaccinati che registreranno il loro certificato attraverso una speciale applicazione di ricevere punti e sconti, anche se non è stato reso noto quanti punti e che tipo di sconti verranno concessi.
L’iniziativa sarà riservata alle persone di età compresa tra 20 e 30 anni: in questo modo il governo metropolitano di Tokyo spera di incoraggiare i più giovani a vaccinarsi.
Nonostante quella che sembra essere una situazione vantaggiosa per tutti (proteggersi dal Covid-19 e ricevere sconti sui prodotti), gli utenti della Rete hanno accolto la notizia con un distaccato scetticismo: “perché perdere tempo a fare domanda quando alcuni di noi non riescono nemmeno a prendere appuntamento per farsi prima vaccinare? Risolvete prima questo problema”, “sappiamo già che l’applicazione sarà piena di glitch ed errori prima ancora di sapere dove usare i punti” e “ho la sensazione che questa applicazione non funzionerà. Sarà un altro grande spreco di denaro pubblico”, sono alcuni dei commenti sfavorevoli all’applicazione.
Fonti consultate: Kudasai.