Dear Anemone, scritto e disegnato da Rin Matsui, è l’ultimo manga serializzato su Weekly Shōnen Jump di Shūeisha. Ha fatto il suo debutto sulla rivista il 19 febbraio, suscitando grande entusiasmo per l’arte di alto livello e per la trama e la costruzione del mondo inaspettatamente dark.
今週の週刊少年ジャンプ12号より
松井琳先生の
「Dear Anemone」が連載開始!こちらもぜひご一読ください!#Dear_Anemone#wj12 pic.twitter.com/XfTkSgjDZZ
— 少年ジャンプ編集部 (@jump_henshubu) February 19, 2024
【少年ジャンプ新連載2連弾第2弾】
「Dear Anemone」公式PV❗️
今、開花の時、
美しく残酷な生物進化ホラーアクション❗️
その花の名前はーー本日発売の
週刊少年ジャンプ12号より連載開始‼️#Dear_Anemone pic.twitter.com/PLXCyqmSw1— 少年ジャンプ編集部 (@jump_henshubu) February 19, 2024
La serie è pubblicata in inglese sull’app MANGA Plus:
【NEW SERIES!】
(For English Series)A beautiful but cruel horror story
Dear Anemone Chap 001https://t.co/fW5APENkXR pic.twitter.com/s70k6GNDKX
— MANGA Plus by SHUEISHA (@mangaplus_o) February 18, 2024
Dear Anemone è un manga d’azione horror che tratta temi come l’evoluzione, la mutazione e la legge di Darwin, presentando anche elementi gore e body horror. Mentre Shōnen Jump ha serializzato alcuni manga con elementi più dark, come Jujutsu Kaisen e Demon Slayer, Dear Anemone di Rin Matsui sembra portare le cose a un altro livello, sia a livello visivo che concettuale, rendendolo un titolo molto atteso dai lettori giapponesi.
La storia di Dear Anemone è ambientata nelle isole Galapagos, diventate una zona senza legge e fuori dal controllo umano a causa di una misteriosa esplosione tossica avvenuta 10 anni fa. Il protagonista è un ragazzino arruolato in una spedizione di 15 persone per effettuare ricerche sulle isole. Una volta arrivati sulle isole, la spedizione incontra e viene cacciata da forme di vita grottescamente mutate, che li intrappolano in una situazione di sopravvivenza del più adatto.
Sebbene sia ancora al primo capitolo, molti utenti vedono già in Dark Anemone qualcosa di rivoluzionario, soprattutto per quanto riguarda il modo in cui si distingue dai tipici titoli di Weekly Shōnen Jump. Molti lo hanno paragonato all’acclamato Hell’s Paradise: Jigokuraku, anche se sembra tendere più alla fantascienza che al fantasy.
Fonti consultate: Automaton.