Il diario della mia scomparsa, memoir del maestro Hideo Azuma, mangaka che ha dato vita agli storici personaggi di Olympus no Pollon (Pollon) e Nanako SOS (Nanà Supergirl) – poi diventati anime di successo – sarà premiato con il Gran Guinigi, l’ambito riconoscimento di Lucca Comics and Games, con la motivazione “riscoperta di un’opera”.
La cerimonia di premiazione si terrà nell’ambito dell’edizione 2019 del festival, in programma dal 30 ottobre al 3 novembre. Tra gli autori giapponesi vincitori negli anni passato del Gran Guinigi (premio che viene assegnato da una giuria di esperti ai migliori prodotti del settore del fumetto in Italia) figurano Jiro Taniguchi (L’uomo che cammina, Al tempo di papà), Taiyo Matsumoto (GoGo Monster, Tekkonkinkreet) e Leiji Matsumoto.
Ne Il diario della mia scomparsa l’autore ripercorre le tappe della sua depressione e illustra i suoi “giorni matti”: l’improvvisa sparizione e il tentato suicidio, la vita da clochard e quella da operaio, l’alcolismo e il ricovero forzato in ospedale. Un racconto autobiografico che rivela, con peculiare ironia, il lato più nascosto non solo della sua vita, ma di quella, più in generale, del fumettista.
“La realtà per me era così dura”, racconta Azuma, “che a un certo punto decisi di rifugiarmi nell’alcool. Divenire un alcolizzato, con tanto di ricovero in ospedale, fu comunque un’esperienza preziosa, anche se tutt’ora non riesco a liberarmi da questo “male di vivere”.
Il manga di Hideo Azuma, edito in Italia da J-POP Manga, si è aggiudicato l’Osamu Tezuka Cultural Grand Prize nel 1997 e il Seiun Award nel 2006 come miglior opera di saggistica.
Il diario della mia scomparsa (volume unico)
Autore: Hideo Azuma
Formato: 15 cm x 21 cm, brossurato con sovraccoperta
Pagine: 264 in bianco e nero
Prezzo: 12,90 €
Disponibile dal: 29 maggio 2019
Chi è Hideo Azuma
Nato il 6 febbraio 1950 nell’Hokkaido, si trasferisce a Tokyo come assistente del mangaka Rentaro Itai, debuttando poi nel 1969. Realizzerà svariate opere a fumetti soprattutto di genere nonsense, sci-fi e sexy come Futari to gonin (Due ragazzi e cinque vicine di casa), Yakekuso tenshi (Un angelo disperato), Parallel kyoshitsu (La pazza aula parallela), Methyl-Metaphysik e Fujori nikki (Diario assurdo) con cui, nel 1979, vincerà il premio Seiun come miglior manga di fantascienza, riconoscimento che siglerà l’ascesa professionale di Azuma nel mondo del fumetto. Le sue opere più famose sono Nanako SOS e Olympus no Pollon che hanno goduto anche di trasposizioni animate, trasmesse nel 1983 anche in Italia con i rispettivi titoli di Nanà Supergirl e C’era una volta… Pollon.