Grazie alla crescente popolarità delle piattaforme di streaming come Netflix, Amazon Prime Video e altre tra gli spettatori di anime in Giappone, il mercato dei DVD/Blu-ray per gli anime sta subendo un forte calo.
Secondo Tadashi Sudo, giornalista che si occupa dell’industria dell’animazione, anche se la popolarità delle piattaforme di streaming ha influito sul numero di giovani adulti che guardano gli anime in TV, quest’ultima svolge ancora un ruolo significativo nel catturare l’interesse della gente. Tuttavia, il mercato home video dei Blu-ray/DVD per gli anime si trova in una situazione molto più difficile.
In base ai dati raccolti dalla Japan Video Software Association, il mercato dei Blu-ray/DVD di anime in Giappone ha subito un forte calo del 41,7% nel 2022, rispetto all’anno precedente.
La dimensione annuale del mercato è stata di 26,97 miliardi di yen, il valore più basso da quando la Japan Video Software Association ha iniziato a condurre le indagini. Il precedente record negativo era di 32. 3 miliardi di yen nel 2020.
È anche la prima volta che il mercato scende sotto i 30 miliardi di yen.
In confronto, il mercato dello streaming di anime in Giappone ammonta a 154,3 miliardi di yen nel 2021, come riportato dalla Japan Video Software Association. Nello stesso rapporto, i ricavi nazionali dei videogrammi (DVD e altri supporti inclusi) si attestano a 46,6 miliardi di yen e 66,2 miliardi di yen per gli anni 2020 e 2021. Il rapporto dell’AJA sui videogrammi si basa anche sui dati forniti dalla Japan Video Software Association.
Sudo sottolinea che, a causa dello spostamento dell’affinità verso lo streaming, ci sono già nuove produzioni di anime che non rilasciano software video in vendita. Questo perché gli spettatori possono comunque guardare queste nuove uscite utilizzando una delle piattaforme di streaming disponibili.
Tuttavia, si teme sempre più che con il declino dei supporti fisici come DVD e Blu-ray, i titoli di anime non saranno disponibili a lungo termine per la visione. Ciò è dovuto al fatto che i servizi di streaming non ospiteranno un anime una volta scaduta la sua licenza di streaming.
“Per le opere più vecchie, alcune persone potrebbero cercare di trovare vecchi DVD o Blu-ray. Tuttavia, cosa succederebbe se questi software video non fossero mai esistiti?”. Sudo ha scritto nel suo blog. “Con la possibilità di accedere a un numero maggiore di opere a un prezzo inferiore, lo streaming ha portato ricchezza e diversità al mondo dei media visivi e degli anime. Tuttavia, allo stesso tempo, potrebbe aver perso un altro tipo di ricchezza”.
Da qualche tempo la Japan Video Software Association pubblica ogni anno a maggio il sondaggio “Video Software Market Size and User Trends Survey”.
Nella loro raccolta dati, non hanno una categoria separata specifica per gli “anime”. La suddividono invece in categorie come “Animazione giapponese (generale)” e “Animazione giapponese (per bambini)”, nonché “Animazione straniera”. Di queste, i numeri delle prime due categorie forniscono cifre specifiche per gli anime giapponesi.
Fonti consultate: Animehunch.