L’ex proprietario del principale sito di pirateria di manga giapponese Mangamura (Manga Village) è stato condannato a pagare 1,7 miliardi di yen (circa 11 milioni di dollari) di danni a tre editori di manga dal tribunale distrettuale di Tokyo il 18 aprile. Tuttavia, secondo quanto riportato da NTV News, l’imputato non intende rispettare l’ordine.
Il tribunale ha dato ragione agli editori Kadokawa, Shūeisha e Shōgakukan, che avevano intentato una causa civile contro l’operatore di Mangamura Romi Hoshino per l’hosting non autorizzato di titoli come One Piece e Kingdom sul sito. Gli editori avevano inizialmente chiesto 1,9 miliardi di yen di danni, la più grande richiesta di risarcimento mai avanzata in un caso di pirateria.
La denuncia sostiene che Mangamura ha ospitato circa 8.200 copie pirata di manga (circa 73.000 volumi) nell’arco di due anni, che sono state viste da un massimo di 100 milioni di utenti al mese. Sulla base di queste cifre, si stima che i danni totali per gli editori ammontino a 320 miliardi di yen (circa 2,7 miliardi di dollari), una parte dei quali si spera di recuperare attraverso la causa civile.
D’altra parte, non appena la sentenza del tribunale è stata resa definitiva il 18 aprile, Hoshino ha dichiarato ai media (come si vede nel video qui sopra) di non avere “assolutamente intenzione” di pagare la multa. Egli respinge il verdetto del tribunale, definendolo infondato, e commenta: “Non provo il minimo rimorso”.
Hoshino assume una posizione che ricorda quella del fondatore di 2channel e proprietario di 4chan Hiroyuki Nishimura, che ha notoriamente ignorato le multe milionarie derivanti da cause legali legate al suo controverso sito web.
Commentando l’argomento nel 2008, Hiroyuki disse a Wired: “Se il verdetto impone di cancellare le cose, lo farò. Non ho mai risposto alle richieste di pagamento”. Un operatore di telefonia mobile si sentirebbe responsabile quando qualcuno riceve una telefonata minatoria?”.
È importante notare che Romi Hoshino ha già scontato una condanna a 3 anni di carcere per il suo ruolo chiave nella gestione di Mangamura.
Fonti consultate: Automaton.