A distanza di otto anni, i fan dell’animazione giapponese ricordano le scioccanti parole del regista di Neon Genesis Evangelion, Hideaki Anno, che prevedeva il declino e la morte definitiva dell’industria degli anime. Queste dichiarazioni, rilasciate nel 2015, hanno attirato l’attenzione a causa di una serie di recenti coincidenze che hanno lasciato perplessi molti fan.
Uno degli eventi più importanti che i fan hanno sottolineato è la comparsa della pandemia Covid-19 nel 2020, solo cinque anni dopo le dichiarazioni di Anno. Questa crisi sanitaria globale ha colpito duramente l’industria degli anime, creando problemi significativi e condizioni critiche che hanno ridotto il numero di progetti di anime che potevano essere completati. La produzione e la distribuzione degli anime sono state ostacolate, con ripercussioni sulle scadenze e sulla qualità dei lavori prodotti.
Inoltre, la conclusione della tetralogia “Rebuild of Evangelion” è stata citata in relazione alle parole del regista. Il film conclusivo della serie, intitolato Evangelion: 3.0+1.0 Thrice Upon a Time, è stato distribuito nel 2021 e alcuni fan considerano questa uscita come parte del “declino” citato da Anno nella sua previsione. È ironico che all’epoca il regista non abbia considerato che gli restava ancora un film da distribuire, il che potrebbe aver influenzato le sue prospettive.
Analizzando le parole del regista alla luce degli eventi recenti, si evidenzia l’evoluzione della visione di Anno sull’industria dell’animazione. Attualmente, il regista starebbe concentrando la sua attenzione sul mercato dei film live action, esplorando nuovi terreni creativi al di fuori degli anime.
Anche se non è certo come si evolverà l’industria degli anime nei prossimi anni, le parole di Hideaki Anno hanno generato dibattiti e riflessioni sulle sfide che l’animazione giapponese deve affrontare. I fan sperano che questa industria iconica possa adattarsi e reinventarsi per superare gli ostacoli attuali e continuare a deliziare il pubblico di tutto il mondo con la sua creatività e la sua magia animata.
Se siete interessati alla dichiarazione rilasciata da Hideaki Anno nel 2015, questa era la seguente, rilasciata all’agenzia di stampa russa RIA Novosti: “L’animazione giapponese è in declino. Ha già raggiunto il suo picco. Dopo il suo crollo, probabilmente ci sarà una nuova rinascita. (…) Non credo che l’animazione scomparirà, ma forse le condizioni che sono esistite finora e che hanno portato alla creazione di progetti interessanti non esisteranno più. (…) Il Giappone semplicemente cesserà di essere il centro dell’animazione mondiale. Forse tra cinque anni sarà Taiwan a diventarlo”.
Fonti consultate: Kudasai.