Il 12 maggio, in Giappone, un impiegato di 61 anni stava tornando a casa dal lavoro intorno alle 17.00, ma ha avuto uno shock quando ha guardato il suo stendino. Lì, accanto alla propria biancheria intima, era appesa una quantità imprecisata di biancheria femminile che non aveva mai visto prima.
L’uomo ha chiamato la polizia ed è stata avviata un’indagine sulla misteriosa biancheria intima. Controllando i filmati delle telecamere di sorveglianza dell’area circostante, la polizia della prefettura di Gifu ha potuto apprendere che intorno alle 08:20 di quella mattina un uomo era entrato nella proprietà e aveva appeso la biancheria intima.
Il compito più difficile è stato quello di rintracciare successivamente il sospetto e identificarlo, ma alla fine la polizia è riuscita a farlo e il 5 giugno ha arrestato un uomo di 66 anni residente nella città di Yaotsu, nella prefettura di Gifu. Non è stato reso noto se il sospetto abbia ammesso o negato di aver asciugato la biancheria, ma si dice che stia collaborando. Le autorità stanno anche cercando di determinare l’eventuale relazione tra il sospetto e la vittima, nonché il possibile movente.
Naturalmente ci sono stati commenti sui forum giapponesi, ma nessuno sembra capire le motivazioni dell’anziano criminale:
- “Ah sì, proprio come pensavo, non capisco nulla”.
- “Mi chiedo se questo sia un livello di perversione al di là della mia comprensione”.
- “È un nuovo tipo di criminale?”
- “La biancheria intima era sua o l’ha rubata da qualche parte?”.
- “Forse era una trappola, come se stesse cercando di incastrare il ragazzo per il furto di biancheria intima”.
- “Mi chiedo se la vittima fosse sposata e l’altro ragazzo volesse separarli”, sono stati alcuni dei più evidenti.
Articolo originale: Kudasai.