È da oggi disponibile in fumetteria, libreria e negli store online, sotto etichetta Hikari Edizioni, l’antologia Ishinomori proibito (Otona na Ishinomori), volume di quasi 400 pagine che raccoglie quindici storie one-shot di Shōtarō Ishinomori, figura chiave nella storia del fumetto giapponese, pubblicate tra il 1960 e il 1970.
Le storie sono una vera esplosione di creatività che mescola vari ingredienti: erotismo, grottesco, assurdo e, generalmente, fantascienza in dosi massicce. Shōtarō Ishinomori ci invita a entrare in strani mondi dove nulla è come sembra, ad assaggiare mochi dal sapore indimenticabile, a scoprire i segreti più nascosti di antichi maestri come Kitagawa Utamaro. Con tratti fluidi e tavole spettacolari, Shōtarō Ishinomori ritrae follia, passione e sesso in questa antologia di capolavori concepiti per divertire e al tempo stesso far riflettere.
Conosciuto come “il re dei manga”, Ishinomori è un autore inclassificabile che ha avuto un’innegabile influenza sulle generazioni successive. Uno sguardo alla sua enorme opera ci permette di godere e di conoscere in prima persona la storia del manga in Giappone.
Chi è Shōtarō Ishinomori
Nato come Shōtarō Onodera, il suo cognome è stato cambiato in Ishinomori nel 1986 in seguito al matrimonio.
Shōtarō Ishinomori è stato una delle figure più influenti nel campo dei manga, degli anime e dei tokusatsu e ha creato alcune popolarissime serie come Cyborg 009 e Kamen Rider. È stato premiato con lo Shōgakukan Manga Award per due volte: nel 1968 per Sabu to Ichi torimono hikae e nel 1988 per Hotel e Manga Nihon Keizai Nyūmon.
Ishinomori è morto per arresto cardiaco il 28 gennaio 1998. Il suo ultimo lavoro è stata la serie televisiva tokusatsu, Voicelugger, trasmessa mesi dopo. Un museo in suo onore è stato aperto a Ishinomaki, prefettura di Miyagi, nel 2001.
I suoi lavori postumi lo hanno fatto entrare nel Guinness dei primati come autore di fumetti con un maggior numero di tavole pubblicate, un totale di 128.000.
Gō Nagai ha iniziato la sua carriera come suo assistente.