Qualche giorno fa è uscito l’adattamento anime di KamiKatsu: Working for God in a Godless World (Kaminaki Sekai no Kamisama Katsudou). La storia inizia come una parodia di tutto ciò che gli appassionati di anime conoscono: Yukito, il protagonista, viene trasportato in un altro mondo come in molte altre storie che saturano il settore oggi.
Tuttavia, quando arriva nell’altro mondo non diventa un avventuriero o va a caccia di mostri, ma trova lavoro in un villaggio vicino, piantando e raccogliendo cibo e ubriacandosi di tanto in tanto. Non c’è nemmeno magia o spade esuberanti, ma semplicemente una zappa e la compagnia di ragazzi della sua età. In realtà, a metà dell’episodio accade qualcosa di piuttosto strano: i ragazzi incontrano quello che Yukito considera “un mostro”.
Tuttavia, il “mostro” è in realtà realizzato con tecniche di animazione vecchie di decenni, il che lo fa risaltare (da qui la battuta che “sembra un videogioco per PlayStation 2”). Uno dei personaggi sottolinea che non si tratta di un “mostro” ma di una “strana creatura”, il che indica che lo stile di animazione utilizzato per crearlo sarebbe stato intenzionale per essere divertente da guardare. Inoltre, molte delle storie mostrate in questo primo episodio non fanno nemmeno parte del manga originale, dove sono raccontate solo da uno dei personaggi nel corso di una singola pagina.
Ora potete finalmente vedere qual è la scena con “la peggiore CGI della storia dell’anime”, sapendo che forse è stata fatta così di proposito dagli animatori:
hhhhhhhhhhhhhhhhhhhh #kamikatsu pic.twitter.com/TJnI0UVbu4
— ZeroDS. (@zerods_) April 5, 2023
O meglio, questo è quello che molti dicono per “difendere” questa serie. Più avanti nello stesso episodio la storia diventa molto più seria, quindi non c’è bisogno di usare una pessima CGI per “strappare qualche risata”, giusto? Ebbene, succede di nuovo, e appare per pochi secondi. Si tratta di una specie di tacchino gigante che traina un carretto e se mettiamo in pausa la scena e facciamo uno screenshot possiamo vedere quanto segue:
Si tratta quindi di cattiva CGI per far ridere o di cattiva CGI per imbarazzare? Forse è la seconda, e coloro che si sono divertiti a guardare la serie stanno solo trovando scuse per difendere la serie in questione. E sì, la storia è piuttosto interessante, discostandosi dagli standard che gli isekai sono riusciti a spremere stagione dopo stagione, ma bisogna anche saper accettare quando un progetto anime era a basso budget. Ma chissà quali sorprese ci riserveranno i futuri episodi, magari potremo confermare che questi primi “mostri” erano davvero uno scherzo.
Yuki Inaba (regista dell’episodio Non Biyori Nonstop) dirige l’anime presso lo Studio Palette, mentre Yoshifumi Sueda (High School DxD Hero) è accreditato come supervisore. Aoi Akashiro, la scrittrice del manga originale, è responsabile della composizione della serie per l’anime. Kaori Yoshikawa (direttrice dell’animazione di The World’s Finest Assassin) sta disegnando i personaggi.
Fonti consultate: Kudasai.