Ancora sprovvisto di una tuta da combattimento, il coraggioso Koji Kabuto continua duramente il suo allenamento ai comandi dell’Aliante Slittante (Hover Pilder) e di Mazinga Z.
Nella sequenza che vi mostriamo, tratta dall’episodio #03 della storica serie prodotta da Toei Animation nel 1972 (intitolato “Operazione distruzione Mazinga”) il nipote dello scienziato Juzo Kabuto, con l’aiuto di Sayaka Yumi a bordo di Afrodite A, migliora rapidamente le sua abilità di pilota producendosi in una serie di manovre dalla dubbia utilità, ma dall’indiscutibile vis comica.
Drammatica, invece, la parte finale della clip: l’orgoglio e l’incoscienza di Koji, gravemente ferito, non fanno altro che agevolare l’avanzata del Barone Ashura e del Mostro Meccanico Gromaser R9.
Nascita di un robot prodigioso
Era il 1972 e il mangaka Go Nagai, famoso al tempo come autore comico e creatore di saghe horror, si trovò imbottigliato nel traffico, sulla strada che lo portava verso un appuntamento. “Come sarebbe più semplice se da questo taxi sbucassero gambe e braccia e cominciasse a scavalcare tutte le auto che ci stanno davanti!”.
A volte le invenzioni più geniali nascono dalle intuizioni più fortuite: a Go Nagai bastarono pochi secondi per rendersi conto di aver appena ideato un concetto rivoluzionario: un gigante meccanico dotato di arti e comandato da un uomo seduto al suo interno, proprio come se fosse un’automobile.
Da lì a poche settimane, nacque Mazinger Z, il robot gigante giapponese, capostipite di una nutritissima schiera di altri eroi d’acciaio che, ancora oggi, popolano il piccolo e grande schermo. Sino ad allora i robot, nella fantasia popolare, erano quelli goffi e malintenzionati dei film hollywoodiani: in Giappone gli autori Osamu Tezuka e Mitsuteru Yokoyama avevano sviluppato il concetto di giganti meccanici difensori della giustizia, ma erano tutti guidati dall’esterno con dei telecomandi oppure dotati di una coscienza propria. Go Nagai fu il primo a dotare questi colossi d’acciaio di un abitacolo (posto solitamente nella loro testa) dal quale un uomo potesse pilotarli.