Un’associazione di quartiere del distretto di Fushimi a Kyoto ha inviato una richiesta scritta a Kyoto Animation per la cessazione dei lavori di costruzione dell’ipotetico monumento o parco commemorativo che dovrebbe vedere la luce nel sito edilizio che ospitava lo Studio 1, edificio oggetto del tragico rogo dove il 18 luglio 2019 hanno perso la vita 36 lavoratori del noto studio di animazione giapponese.
L’associazione di residenti esprime preoccupazione per l’elevato numero di visitatori che potrebbe far visita al sito, andando a minare la tranquillità del quartiere e richiede che i propri delegati possano prendere parte alle negoziazioni sulla destinazione d’uso dell’aera edificabile dopo la completa demolizione dell’ex sede di Uji, la cui fase finale di smantellamento comincerà all’inizio di gennaio 2020 per protrarsi fino al mese di aprile.

In Giappone è prassi consolidata ricoprire le costruzioni sottoposte a lavori di ristrutturazione o abbattimento: questa tecnica aiuta a limitare l’inquinamento acustico – problematica particolarmente sentita dagli abitanti della piccola comunità di Momoyama a Fushimi, uno degli undici reparti della città di Kyoto – e la perdita di detriti.
Ancora sconosciuti i piani di Kyoto Animation per il futuro del sito: nel corso di una conferenza stampa risalente al 18 ottobre 2019, Hideaki Hatta, presidente della compagnia nipponica, aveva auspicato la volontà di realizzare un parco pubblico con annesso monumento commemorativo sul luogo dell’incendio. Decisamente più caute le dichiarazioni di uno dei membri dello studio di animazione riportate recentemente dal quotidiano giapponese The Mainichi Shimbun: “valuteremo tutti i fattori ambientali e prenderemo una decisione dopo aver consultato le famiglie in lutto, i residenti locali e le altre parti in causa”.
Nel tragico e doloso rogo che il 18 luglio 2019 ha colpito Kyoto Animation, sono rimasti uccisi 36 dei 70 impiegati presenti nella sede della periferia meridionale di Kyoto del pluripremiato studio di animazione fondato nel 1981.
Tra le vittime dell’attacco incendiario ricordiamo Yasuhiro Takemoto, regista de La scomparsa di Haruhi Suzumiya, il leggendario animatore Yoshiji Kigami, Futoshi Nishiya, capo regista delle animazioni del franchise spokon Free! e Shouko Ikeda, compianto character designer di Sound! Euphonium.
Fonti consultate: AnimeNewsNetwork.