Sviluppato dal team cileno Route 5 Games e pubblicato da Ratalaika Games per PC via Steam, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S e Nintendo Switch il 28 aprile 2023, Gematombe è un puzzle game arcade “competitivo” per uno o due giocatori ispirato alla mitologia greca, le cui meccaniche ricordano i classici del genere come Puyo Puyo, Puzzle Bobble, Arkanoid e Breakout.
La storia di Gematombe, narrata attraverso schermate sottotitolate in inglese, francese, spagnolo e tedesco, segue una versione molto più allegra del famoso racconto della mitologia greca dello scrigno di Pandora. O vaso, in questo caso. Ebbene, il vaso è stato aperto e alcune incarnazioni dei mali del mondo, dalle sembianze demoniache ma piuttosto allegre, sono fuggite. Come nel racconto originale, la “speranza” è stata lasciata nel vaso, solo che in questa storia trasforma Pandora in una eroina in stile mahō shōjo che ora è in grado di affrontare i demoni attraverso battaglie a enigmi nel tentativo di ricacciarli nel vaso e salvare il mondo. Oltre alla trama principale, è possibile affrontare la campagna della storia nei panni di uno dei cinque spiriti in fuga (Adicia, Nosi, Ania, Apate e Khaos) e vivere una versione alternativa, ma altrettanto divertente della stessa storia.
Il gameplay di Gematombe è subdolamente semplice: si gioca l’uno contro l’altro o contro il computer: ciascuno giocatore ha un suo campo di gioco (entrambi visibili su schermo diviso) che contiene delle gemme colorate. Quando uno dei due ne elimina un gran numero dello stesso colore (sei o più) alcune vanno ad occupare quello dell’avversario. La partita si vince liberando il campo da tutte le gemme o mettendo fuori combattimento l’avversario. La novità è che si controlla un paddle simile a quello di Arkanoid e si deve far rimbalzare la propria pallina, dopo averla puntata e lanciata in stile Puzzle Bobble.
Ci sono sei personaggi tra cui scegliere e ognuno di essi porta con sé la propria mossa speciale, con alcuni chiaramente più forti di altri. Si può avere un personaggio che rende le gemme avversarie più difficili da distruggere, ad esempio, o che rimescola le gemme del nemico, costringendolo a ripensare al volo la propria strategia. Queste caratteristiche aggiungono un po’ di varietà alla formula di base di Gematombe, la cui curva di apprendimento iniziale fa apparire il gioco più difficile di quanto non sia in realtà.
Gematombe è sorprendentemente povero di contenuti, soprattutto per quanto riguarda la modalità per giocatore singolo. La Modalità Storia offre solo sei livelli, con uno scarso valore di rigiocabilità, a meno che non si voglia affrontare l’avventura dalla prospettiva dei demoni. Le altre opzioni per giocatore singolo includono una Modalità Sopravvivenza e una Modalità Allenamento infinita, entrambe trascurabili. L’attrattiva principale è certamente la Modalità Versus locale, che consente di sfidare i propri amici sullo stesso sistema. Inaspettatamente, Gematombe è privo del multiplayer online.
Dal punto di vista tecnico, l’estetica generale di Gematombe ben si adatta al target a cui è indirizzato il gioco, con una palette dalle tonalità pastello e una direzione artistica particolarmente azzeccata. Qualche problema nelle fasi più concitate di gioco, dove il caos visivo non rende in certe circostanze leggibile la situazione. Spassosa e allegra la colonna sonora che non delude, buoni gli effetti sonori e il (poco) parlato.
Gematombe è quindi un rompicapo arcade di medio livello per un pubblico di riferimento teen, anche se un po’ povero di contenuti. Gli amanti del genere possono prenderne in considerazione l’acquisto visto anche il prezzo budget a cui è proposto, ma la longevità non eccelsa e la mancanza di modalità di gioco online potrebbero indirizzare altrove gli utenti più navigati.
Video di gameplay:
